Gabriel Zuchtriegel resta alla guida del Parco Archeologico di Paestum.
Dal Consiglio di Stato, infatti, è giunto il via libera definitivo alla nomina dei direttori stranieri nei musei italiani: salva, dunque, la storica riforma voluta dall’ex ministro Dario Franceschini, perché la norma dell’Unione europea non può, di fatto, essere smentita da una legge nazionale.
Il ricorso era stato presentato da Giovanna Paolozzi Maiorca Strozzi, attuale Soprintendente a Parma, contro la nomina di Peter Assman, storico dell’arte e manager culturale austriaco, alla direzione di Palazzo Ducale di Mantova. Secondo il Consiglio che ha dunque smentito l’accoglimento del ricorso da parte del TAR del Lazio, “la normativa dell’Unione Europea, art. 45 del Trattato di Roma, non consente di escludere un cittadino dell’Unione europea da una selezione pubblica, a meno che non si tratti di una posizione caratterizzata dall’esercizio esclusivo o prevalente di poteri autoritativi, come magistrati, militari, forze di polizia”.
Nella sentenza, in particolare, si legge che il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri n. 174 del 1994, che vieta in effetti di attribuire ai cittadini dell’Unione Europea qualunque posto dirigenziale, anche se di contenuto meramente gestionale “risulta in contrasto col diritto dell’Unione Europea e non può quindi essere applicato dal Giudice nazionale”.
Quindi, i direttori non italiani nominati dopo la riforma Franceschini continueranno a ricoprire il loro ruolo.
– Claudia Monaco –
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