– Lettera aperta del dottore Commercialista Giuseppe Colucci –
Dal 1° luglio parte la riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate, disposta dalla Direzione Regionale e Provinciale, secondo la quale molte figure anche apicali con i relativi centri di responsabilità e competenze verranno spostate in altre sedi.
Con tale riorganizzazione l’Agenzia Territoriale di Sala Consilina, che ha già perso la funzione importante del contenzioso, è l’unica a rimanere senza coordinatori. Infatti i 2 coordinatori attualmente in forza verranno spostati in altre sedi, senza alcuna sostituzione nella sede di Sala Consilina, dove rimarrà soltanto il Direttore.
Tutte le altre sedi territoriali quali Eboli, Pagani, Salerno e Vallo della Lucania avranno le figure di coordinatori e responsabili che garantiranno un livello adeguato di servizi sui rispettivi territori. Sala Consilina, che rappresenta l’area più estesa ne rimarrà completamente sguarnita. Tra l’altro anche il personale operante nella sede territoriale di Sala Consilina dalle circa 40 unità di qualche anno fa si è sensibilmente ridotto a 9 unità, al di sotto del minimo di 12 unità per avere la figura del coordinatore.
Ricordo quando nel 1999 fu aperto l’Ufficio Unico Territoriale con tanto entusiasmo e voglia di migliorare i servizi sul territorio mentre ora assistiamo ad un lento e continuo salasso che prelude inevitabilmente alla futura chiusura degli uffici di Sala Consilina penalizzando ulteriormente il nostro territorio.
Mi permetto di rivolgere un accorato appello a tutti i destinatari, ognuno per le proprie competenze e livelli di responsabilità, affinchè si adoperino presso il Ministero delle Finanze per bloccare il depotenziamento dell’Ufficio Territoriale di Sala Consilina che deve non solo mantenere le Posizioni Organizzative con i livelli di responsabilità ed autonomia ma deve essere impinguato e rafforzato tutto il personale operante nella sede.
Tale azione deve essere fatta subito vista la riorganizzazione già disposta e senza le solite promesse di revisione successiva. Una tale risposta equivarrebbe ad un’ennesima presa in giro, che non meritiamo assolutamente.
Dopo lo scippo del Tribunale, della beffa del Carcere, della limitazione/chiusura dell’Agenzia delle Entrate, per quale motivo un imprenditore dovrebbe scegliere di investire nel Vallo di Diano?
In tal modo la tanto agognata fermata dell’Alta velocità servirà ai giovani soltanto per il biglietto di sola andata al Settentrione, riprendendo la migrazione come tanti anni fa.
Spero in un’azione decisa e immediata che sarà senz’altro sostenuta dalla comunità locale.
– Giuseppe Colucci –