Una tradizione recente, rinnovata, quella che ogni anno in occasione della festa di San Ciro ripercorre le strade che da San Rufo arrivano fino al Santuario di Atena Lucana, tra i più conosciuti ed importanti del territorio.
“È una tradizione che si rinnova – spiega l’organizzatrice della passeggiata – perché già in antichità i devoti si incamminavano da diversi paesi, tra cui San Rufo, per omaggiare il Santo. Io e mia zia, dato che siamo originarie di Atena Lucana ma viviamo a San Rufo, circa 8 anni fa abbiamo deciso di riportare in vita questa iniziativa invitando qualche nostra amica ed è stato subito un successo”.
Il gruppo quest’anno era composto da tredici donne, la più anziana di 87 anni e la più giovane di 7. Inoltre le partecipanti non sono partite soltanto da San Rufo ma si sono unite al gruppo anche signore di Teggiano.
Dunque, le sveglie vengono impostate all’alba e i devoti si uniscono per raggiungere in tempo il Santuario per l’orario della Messa. “Non contano gli impegni lavorativi, questa giornata è dedicata al Santo ed è occasione per riunirci perché in questa giornata è lui il protagonista e tutti noi riusciamo a darci appuntamento senza avere altri impegni. La devozione ci unisce e ci rende un gruppo coeso e sempre pronto a rinnovare la tradizione”.
Una devozione forte e sentita per San Ciro, il Santo guaritore che nel 1863 compì il miracolo che viene ricordato ogni anno in occasione della festa. Fu proprio grazie alla guarigione di una donna ammalata, che in fin di vita si recò nella chiesa di San Nicola ad Atena Lucana e si piegò ai piedi del Santo di Alessandria ottenendo la guarigione, che venne intitolato in suo onore il Santuario che oggi conosciamo. I più devoti sono legati a questa storia e ad altre che negli anni sono state tramandate. E proprio attraverso la preghiera, durante la camminata, i devoti affidano al Santo la propria salute e guarigione.
“La prima volta che ho organizzato questa camminata ero all’ottavo mese di gravidanza e quest’anno vedere che mia figlia ha camminato al mio fianco mi ha resa orgogliosa, sono riuscita a tramandare questa tradizione anche a lei. Spero che negli anni saremo sempre di più e soprattutto a coinvolgere anche i più giovani per tenere in vita questa ricorrenza”.