Sono circa un centinaio i cicloescursionisti, donne e uomini appassionati di storia, ciclismo e sostenibilità che giungono oggi a Salerno per l’ottava edizione dell’evento organizzato dall’associazione “La Storia in bici”.
I cicloescursionisti, provenienti da tutta Italia, partiranno da Salerno per ripercorrere e celebrare il lungo cammino della V Armata Americana impegnata nella Liberazione dell’Italia dal settembre 1943 alla primavera del 1945.
Fu necessario circa un anno per liberare il Centro-Sud e un altro anno per la liberazione del Centro-Nord a causa di una serie di fattori come la particolare conformazione geografica dell’Italia, la solidità delle difese tedesche, il comprensibile tentativo degli Alleati di perdere il minor numero possibile di soldati. Solo il diffondersi della guerra partigiana e l’aggiramento delle difese tedesche con gli sbarchi di Salerno e di Anzio permisero il successo finale della campagna.
Un percorso di nove tappe che si concluderà il 25 settembre a Verona toccando luoghi simbolo della Seconda Guerra Mondiale.
“In questa edizione – spiega il presidente Michelino Davico – il percorso si snoda tra Salerno e Verona e toccherà luoghi simbolo della Resistenza e dell’unità nazionale lungo il percorso della V Armata, in territori da conoscere e frequentare con consapevolezza, rispettando l’ambiente e immergendosi in una cultura che affonda nei secoli. Incontreremo storici, testimoni e protagonisti di quegli eventi, ascoltando le loro storie e approfondendo la nostra conoscenza della storia italiana scrigno di tesori antichi e nuovi che ogni volta riesce a sorprenderci con un monumento, uno scorcio, una storia, una ricetta. Assieme, in gruppo, prendendosi il tempo che occorre”.
“La positiva esperienza delle precedenti edizioni – aggiunge Davico – autorizza a guardare a questa che sta per cominciare come un’edizione memorabile: sport, cultura e solidarietà sono per noi l’occasione per scoprire luoghi incantevoli, conoscere persone appassionate e contribuire a mantenere viva la memoria di un passato che ha segnato il nostro presente, diffondere la cultura della memoria e della pace, promuovere il turismo sostenibile, favorire l’aggregazione e lo scambio intergenerazionale”.
Il ciclotour usufruisce dell’assistenza della Polizia di Stato e si svolge sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e del Coni.