Nella fitta schiera di storici che dal Seicento al Novecento si sono occupati del Vallo di Diano merita un posto di grande rilievo Luigi Giliberti, medico, erudito, studioso profondo di varie discipline, il quale nel 1923 pubblicò un volume intitolato “Il Comune di Sant’Arsenio”, opera che per il suo valore scientifico si discosta dalle solite monografie locali assumendo la consistenza di un classico di storia meridionale. Diventata una rarità bibliografica, quest’opera fu ristampata in forma anastatica dal Comune di Sant’Arsenio nell’anno 2000.
Il volume è così strutturato: al lungo racconto della storia santarsenese (che va dal VII al XX secolo) fa seguito un vastissimo repertorio di notizie riguardanti tutti gli aspetti (geografico, economico, culturale, feudale, religioso) che hanno caratterizzato lo sviluppo storico del paese; il tutto poggiato su una ricerca documentaria e bibliografica di altissimo livello.
Fondato certamente da cittadini di Diano (Teggiano), nel 1136 il Casale di Sant’Arsenio fu donato dal conte Silvestro Guarna alla Badia di Cava, unitamente alla giurisdizione civile, mentre per la giurisdizione criminale esso dipendeva dal feudatario di Diano. Il Giliberti ricostruisce magistralmente tali passaggi, ma non si limita a questo. E passa a cognizioni di carattere generale sulla nascita del Comune meridionale, attuando così il passaggio dalla storia locale a quella nazionale, per cui il suo libro diventa un manuale prezioso per tutti coloro vogliano studiare la storia del Mezzogiorno. Proprio per questo egli aggiunge alla sua opera il sottotitolo di “Contributo alla storia municipale dell’Italia meridionale”.
In ultima analisi, questa grande opera del Giliberti dovrebbe essere proposta soprattutto ai giovani, attraverso lezioni, letture pubbliche e conferenze, non soltanto per far conoscere ad essi un illustre passato, ma anche per avviarli al metodo storico, nei difficili tempi che attraversiamo, in cui incautamente si mettono in discussione i concetti di nazione, di patria e di tradizione culturale, il libro di Giliberti rappresenta una risorsa offerta ai cittadini del Vallo di Diano per rientrare in sè stessi ed apprezzare di più i valori storici del nostro territorio.
– Arturo Didier –
FONTE: L. GILIBERTI, “Il Comune di Sant’Arsenio”, Napoli 1923.