Uno dei giacimenti culturali più notevoli del Vallo di Diano, al quale attingono da oltre mezzo secolo gli studiosi per le ricerche sul comprensorio e sul Mezzogiorno in genere, è l’Archivio Carrano di Teggiano, nel quale sono conservati manoscritti riguardanti diverse e importanti branche del sapere, dalla storia alla religiosità, dalla vita sociale alle tradizioni locali.
La ricerca in questo Archivio privato ha fruttato spesso delle piacevoli sorprese, non ultima delle quali è stato il rinvenimento di un piccolo album nel quale sono trascritte nientemeno 61 danze dell’età barocca (tra la fine del Seicento e il principio del Settecento), alcune delle quali hanno anche un titolo: “Ballo di Mantova”, “Ballo della Pacchiana”, “La Spagnoletta”. Per la consueta disponibilità dell’avv. Luigi Carrano, queste sonate furono affidate ai maestri Antonio Cimino di Teggiano e Francesco Langone di Polla, i quali, dopo di averle studiate e pubblicate, le inserirono nel loro repertorio di concertisti per flauto e chitarra, divulgandole in Italia e all’estero. Gli studiosi di musica (filologi, storici, ricercatori) di alcuni Conservatori, pur avendo esaminato a lungo queste musiche provenienti dal Vallo di Diano, non sono riusciti finora a stabilire se esse sono brani originali o trascrizioni dell’epoca. Ma ciò ha poca importanza. Ne ha molto di più, invece, il grande successo che tali danze riscuotono nelle sale da concerto. Tra l’altro, nel 2002 questi balli sono stati raccolti in uno splendido CD, che si può acquistare rivolgendosi ad uno dei suddetti maestri.
Ma da un altro archivio privato, quello della famiglia De Vita di San Rufo, sono emerse nello stesso periodo altri manoscritti musicali, contenenti questa volta brani vocali e strumentali che venivano eseguiti nei salotti del Vallo di Diano nella seconda metà dell’Ottocento. Ebbene i suddetti maestri Cimino e Langone, affiancati da altri musicisti, hanno curato anche qui l’edizione di tali musiche, che sono state ugualmente inserite nel loro repertorio concertistico. Ed anche questa volta essi hanno raccolto queste musiche in un pregevole CD, che è intitolato “Musiche nei salotti del Vallo di Diano” ed è uscito nel 2009. Come si vede, al patrimonio storico, artistico e paesistico del Vallo di Diano va aggiunto quello musicale, che è venuto formandosi recentemente con i manoscritti emersi dagli archivi privati del comprensorio.
– Arturo Didier –
FONTE: le schede di presentazione allegate ai suddetti CD