Sono innumerevoli nel Vallo di Diano le opere d’arte, sia di pittura che di scultura, che raffigurano la Vergine Maria.
Per quanto concerne la scultura, risulta di una grande bellezza la statua che rappresenta la Madonna “Assunta”, situata nella Cattedrale di Teggiano. Si tratta di un’opera che è da sempre attribuita a Giacomo Colombo (1553-1731), un famoso scultore e pittore di origine padovana ma trasferitosi giovanissimo a Napoli, dove fu attratto dallo stile barocco del pittore Francesco Solimena. E un tipico esempio di arte barocca costituisce appunto la suddetta statua di Teggiano, che certamente appartiene alla fase più matura del Colombo, che è quella dei primi decenni del Settecento.
Nella Vergine Assunta sono evidenti due notevoli aspetti del barocco, visibili nel realismo della figura della Madonna, paragonabile a quella di una donna del popolo, con il modesto ma dignitoso scialle che le cinge le spalle, e nella fantasiosa invenzione del movimento del panneggio della stoffa mossa dal vento. E il realismo si accentua nel volti estasiati della Vergine e degli angioletti che affollano la base della composizione, carattere stilistico che richiama apertamente i volti dei pastori del Settecento napoletano. Non per nulla il Colombo produsse molti pastori che arricchirono i presepi delle case nobiliari e delle chiese dell’Italia meridionale. Il tutto ovviamente contribuisce alla rappresentazione di quella corale teatralità che è un altro dei caratteri stilistici dell’arte settecentesca.
Che dire di più? Un’ultima osservazione. Nel caos politico, sociale e culturale che imperversa sulla società del nostro tempo, la statua della Vergine Assunta della Cattedrale di Teggiano costituisce un forte e salutare richiamo ai valori spirituali della tradizione italiana ed europea.
– Arturo Didier –
FONTE: “Il Cilento ritrovato. La produzione artistica nell’antica Diocesi di Capaccio”, Catalogo della Mostra, Editrice Electa, Napoli 1990, pp. 166-172.