La divulgazione del culto di San Cono anche in Africa. C’è questo al centro della lettera di Maria Romanelli di Teggiano, missionaria in Africa, pubblicata sul sito www.lavocedisancono.it.
“Dal 2010 – racconta – sono missionaria laica nella Diocesi di Edea in Camerun. Nel 2011, ritornando in Africa, ho portato con me una statuetta di San Cono per farlo conoscere anche nel continente nero. Il sacerdote con cui collaboravo, era stato nominato parroco di una Parrocchia dedicata a Giovanni Paolo II. Nel creare la CEV (Comunità Ecclesiali Viventi), mi chiese di proporgli un santo che sarebbe stato il patrono della CEV. E così si scelse San Cono”.
“Traducemmo – continua Romanelli – in francese le preghiere, la vita e la Messa Propria di San Cono tratta dal Messale che il Signor Cono Di Sarli di Teggiano mi aveva donato per portarlo in Camerun assieme agli altri ricordini di San Cono ed organizzammo la novena e la festa in suo onore, portando la statua in processione. Nel 2012, in occasione della Festa Diocesana dell’infanzia, che prevedeva l’identificazione con una Parrocchia o un movimento, una bimba propose di presentarci come “Group San Cono”. In Camerun l’11 febbraio è la Festa Nazionale della Gioventù e dal 2014 i ragazzi del “Gruppo” partecipano, indossando le magliette con l’immagine del santo. A giugno poi celebriamo la festa”.
“Così oggi – conclude – in Africa esistono 2 gruppi che hanno San Cono come santo patrono”.
– Cono D’Elia –
Link alla notizia originale: http://www.lavocedisancono.it/home/il-culto-di-san-cono-di-teggiano-anche-in-camerun-africa/
VIVA SAN CONO. Proteggi la nostra Maria Romanelli.