Crolla la Silicon Valley Bank (SVB) e sull’argomento, che ha creato sconcerto tra gli investitori e panico nelle Borse, abbiamo intervistato il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese.
- Il crollo della SVB potrebbe rappresentare una nuova Lehman Brother?
Le misure di contrasto e di prevenzione messe in campo per arginare le crisi finanziarie, adottate negli anni successivi al crac Lehman Brother, presentano oggi un contesto istituzionale e di controllo ben diverso da quello si verificò durante proprio la crisi Lehman B., nella quale si diffuse un esteso effetto contagio. Il quasi dissesto della Silicon Valley Bank, tuttavia, non va sottovalutato, in quanto, al verificarsi di questi eventi, occorre tenere alta la guardia mobilitando tutti gli strumenti per impedire, innanzitutto, proprio un effetto domino. Sono segnali di allarme ben precisi, successe con i mutui subprime prima ed è accaduto ora con la SVB che, in conseguenza della crescita dei tassi di interessi, ha avuto un disallineamento tra la durata dei depositi a breve e il portafoglio titoli con durate lunghe e a tasso fisso, il cui valore è diminuito per effetto del rialzo dei tassi. Fino a quando si è determinato, in concreto, presso i loro sportelli, un problema di liquidità sulla scorta delle richieste pervenute dai clienti. È evidente che la corsa all’aumento dei tassi sta determinando, nel mondo finanziario e non solo, tensioni di non poco conto.
- I risparmiatori italiani corrono qualche rischio?
Mi sento di tranquillizzare tutti perché è risaputa la solidità del settore bancario italiano ed anche, grazie alle regole di Basilea 3, esiste un costante e ben strutturato monitoraggio degli indici di liquidità, spesso anche in maniera eccessiva, però molto prudenziale e predittivo.
- Possiamo tranquillamente rassicurare soprattutto i risparmiatori e le aziende che si affidano alla Banca Monte Pruno?
Ovviamente la cosa è estesa ai clienti della Banca Monte Pruno, perché da un lato il sistema delle garanzie presenti sui rapporti bancari è più che consolidato da anni, oltre alla presenza delle tutele incrociate aggiunte alle nostre Banche dopo l’ingresso delle BCC nei gruppi bancari e poi all’interno della nostra realtà c’è un consolidato orientamento che punta a proporre alla clientela operazioni con un basso livello di rischio, evitando acquisti e titoli complessi, oltre che provenienti da mercati internazionali. Abbiamo una cura maniacale, anche grazie al supporto di Cassa Centrale, nel proporre linee di investimento selezionate, con particolari rating di sicurezza e di rendimento. Abbiamo sempre sconsigliato ai nostri clienti, e colgo l’occasione per rifarlo adesso, di farsi attirare da tassi di interessi troppo elevati rispetto al mercato, perché il rischio di cadere in qualche trappola o di scegliere l’investimento sbagliato per i propri risparmi è sempre dietro l’angolo. È bene sempre affidarsi a professionisti del settore, puntando su prodotti scelti con attenzione ed in linea con la predisposizione al rischio di ciascuno. Noi la facciamo, perché fa parte della nostra cultura.