“Il Venezuela non merita quello che sta passando. La cosa più agghiacciante è vedere bambini che muoiono perché non si trovano medicinali”.
Queste le amare considerazioni di Nunzio Michele Vertuccio, 79enne imprenditore agricolo di Teggiano, residente da anni in Venezuela. In questi giorni nel Vallo per una breve vacanza, Vertuccio ha evidenziato alcuni aspetti della crisi che sta attanagliando il Paese sudamericano.
“E’ un peccato perché è una terra con molte risorse. Il problema è politico e non economico e a chi comanda conviene che la gente stia male. Lo spirito di solidarietà è completamente assente. Ad aggravare la situazione – sottolinea Vertuccio – è stato il cosiddetto socialismo radicale. Non si parla che di quello ed i mezzi di informazione, finanziati dal Governo, fanno il lavaggio del cervello al popolo. Le forze democratiche non riescono a trovare una quadra. Dietro a tutto c’è probabilmente la regia di Cuba”.
Uno degli aspetti più delicati è quello legato alla criminalità ed ai sequestri.
Lo stesso Vertuccio nel 2008 è stato vittima di un sequestro di persona ad opera di un commando ed è stato liberato dopo circa 4 mesi. Disavventura che si è ripetuta qualche mese fa, ma che fortunatamente si è risolta nel giro di breve tempo.
“I sequestri si moltiplicano perché sono i mezzi più veloci ed efficaci per fare soldi – spiega l’imprenditore teggianese – La delinquenza è ai massimi livelli e per strada si ruba e si uccide. Le galere sono pieni di giovani e la Polizia fa fatica a gestire la situazione”.
In riferimento al futuro Vertuccio dice: “Tanti si stanno trasferendo altrove, anche in Italia. Io ho deciso di restare. Ho dato disposizioni alla mia famiglia di portare le mie ceneri in Italia soltanto nel caso in cui dovessero ammazzarmi. Diversamente, voglio rimanere in Venezuela anche dopo la morte”.
-Cono D’Elia-