Periodi di siccità sempre più lunghi e severi, aumento delle temperature di 2-3 gradi sopra la media stagionale, inondazioni di vasta portata, episodi grandinigeni, gelate tardive, aumento delle problematiche fitosanitarie, anche per l’esplosione di specie aliene e dannose, sono gli eventi estremi connessi con i cambiamenti climatici che più preoccupano gli agricoltori e che negli ultimi anni si vanno registrando con crescente gravità e frequenza, in tutte le regioni del nostro Paese.
Recenti studi ci dicono che negli ultimi 40 anni (1980-2022) i cambiamenti climatici hanno provocato danni in Italia per circa 111 miliardi di euro e il settore maggiormente colpito rimane l’agricoltura (20 miliardi per il solo periodo 2022-2024 per siccità ed eventi alluvionali). Ma è l’acqua quella che preoccupa di più, perché essa rappresenta sempre un problema, sia quando scarseggia o manca per effetto della siccità e sia quando ce n’è troppa, come nel caso dei disastrosi eventi alluvionali. In particolare, le ricorrenti crisi idriche costituiscono una minaccia seria per la coesione dei territori perché amplificano i contrasti fra gli accresciuti ambiti di interesse sulla risorsa acqua (ambiente naturale, settori economico-produttivi, comunità civili, campo energetico, settore agricolo), costringendo i territori stessi a rincorrere un’emergenza dietro l’altra con danni enormi per la spesa pubblica.
Siamo nel pieno dell’estate e la carenza idrica che investe tutta l’Italia e in alcune regioni con maggiore criticità, come in Sicilia, Puglia e Basilicata, si fa sentire anche da noi.
Anche nel Vallo di Diano, eccetto sporadici episodi temporaleschi, peraltro circoscritti e sempre dannosi, la persistente siccità è accompagnata da un caldo torrido che oramai dura da giorni, venendosi così a creare una combinazione particolarmente pregiudizievole per le coltivazioni in atto, fortemente colpite da una condizione generale di stress da calura solo in parte rimediabile con maggiori fabbisogni irrigui, laddove possibili.
“I cambiamenti climatici che si avvertono anche da noi e i relativi impatti sull’ambiente e sui settori produttivi, a partire dall’agricoltura, pongono nuove sfide non solo per il comparto agricolo ma anche per il nostro Consorzio di Bonifica – dichiara il Presidente Beniamino Curcio – Le necessità di adattamento e di mitigazione dei rischi ci impongono di riservare la massima attenzione agli scenari che si vanno delineando per via della crisi climatica in atto e di adeguare la propria azione con strategie d’intervento mirate, capaci di risolvere problemi immediati ma, al tempo stesso, di avere un respiro di medio-lungo periodo”.
“Stiamo accogliendo questa sfida con grande senso di responsabilità ed agendo su più fronti – precisa il Presidente Curcio – In questi anni abbiamo sviluppato un’ampia progettualità che serve per rendere più efficienti le infrastrutture presenti e per realizzarne delle nuove con una visione strategica che si pone l’obiettivo di rendere i nostri territori e gli stessi sistemi agricoli più resilienti rispetto agli impatti della siccità e degli eventi alluvionali. Alcuni progetti, già approvati e finanziati, sono in corso di attuazione. Sono appena finiti i lavori di sistemazione delle gallerie delle sorgenti captate dal Consorzio e a breve partiranno gli interventi di ammodernamento delle reti e dei gruppi di consegna, unitamente al sistema di telecontrollo. Al contempo, stiamo profondendo uno sforzo straordinario per migliorare l’efficienza gestionale del servizio irriguo consortile e per dare impulso alle attività di manutenzione delle opere di bonifica, presupposto imprescindibile per la sicurezza idraulica del territorio”.
Sul fronte dell’irrigazione, in questo periodo piuttosto critico, il competente settore del Consorzio “sta facendo l’impossibile lavorando giorno e notte per garantire la disponibilità della risorsa irrigua alle aziende agricole e per mantenere in efficienza funzionale gli impianti. Ed infatti – spiega Curcio – eccetto lievi disagi che inevitabilmente si verificano in concomitanza di fisiologici guasti, finora, la fornitura dell’acqua è stata garantita in tutti i comprensori irrigui. Registriamo invece qualche problema all’impianto di Montesano sulla Marcellana che non possiamo farlo funzionare h 24 come gli altri impianti consortili, non disponendo come Consorzio di acqua sufficiente per mantenere sempre piene le vasche di accumulo. Sempre sul fronte dell’irrigazione, stiamo garantendo la disponibilità irrigua anche in comprensori agricoli non serviti dagli impianti consortili come nel territorio di San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e Polla, ove abbiamo pulito e reso funzionale il canale irriguo ‘Fosso del Mulino’ e nel territorio di Padula, ove abbiamo pulito e ripristinato l’intero tracciato del canale irriguo ‘Fiumicello’.
Ovviamente è d’obbligo la raccomandazione alle utenze affinché collaborino con il Consorzio. L’acqua irrigua costa e perciò va utilizzata senza sprechi e va tutelata ben sapendo che la sua disponibilità si potrebbe progressivamente ridurre qualora perdurassero le attuali condizioni di siccità e di calura.
Proseguono poi a pieno ritmo le attività di manutenzione realizzate tutte in amministrazione diretta, ovvero con mezzi ed operai del Consorzio. “Stiamo operando in tutti i contesti territoriali con operazioni di pulitura, sfalcio, decespugliamento meccanico, consolidamento argini e sponde e interventi puntuali di sistemazione e ripristino di dissesti lungo i canali di bonifica e tratti interconnessi di corsi d’acqua naturali con l’obiettivo di migliorare il deflusso delle acque – prosegue Curcio – Una vera e propria attività di prevenzione, assolutamente indispensabile e imprescindibile per contrastare gli eventi alluvionali straordinari che inevitabilmente si registrano all’arrivo delle prime piogge eccezionali”.
Quotidianamente pervengono da parte dei Comuni e delle aziende agricole, ma anche da parte dei cittadini, richieste di intervento immediate sul reticolo idrografico alle quali il Consorzio, compatibilmente con le sue possibilità, cerca di dare risposte puntuali.
Tra gli interventi più significativi fatti con il piano di manutenzione 2024, rientra la pulizia del tratto urbano del Tanagro nel Comune di Polla, oggetto di un intervento straordinario di riqualificazione fluviale realizzato l’anno scorso, la sistemazione di un lungo tratto del “Canale Parallelo” al Tanagro, il decespugliamento del “Canale Pedemontano” (San Pietro al Tanagro e Sant’Arsenio), effettuato in collaborazione con i cantieri forestali della Comunità Montana, la manutenzione del “Fossato Maggiore”, la pulizia del “Vione” a Teggiano, Torrente Fabbricato e del Torrente Cerro in Padula, il decespugliamento del Torrente Chiavico a Montesano, del Torrente Rio Freddo a Buonabitacolo e di alcuni tratti del Fiume Tanagro, tra Sala Consilina e Padula.
Particolare attenzione si sta dedicando alla pulizia dei canali e dei corsi d’acqua nei tratti prospicienti a zone abitate o che fiancheggiano la viabilità, ritenuta indispensabile e prioritaria non solo per la funzionalità idraulica della rete di scolo ma anche per prevenire incendi, problemi di natura igienico-sanitaria e fenomeni alluvionali. “Un ottimo lavoro in tal senso è stato già fatto in diverse località del Comune di Sassano, a partire dal Lagno Secco del Comune di Sala Consilina, in particolar modo sul Vallone Levata in corrispondenza delle scuole, a Buonabitacolo sul Torrente Peglio, ove, grazie all’attivismo del consigliere comunale Michele Grillo, si è riusciti a fare un intervento straordinario d’intesa con il Comune in corrispondenza della piscina comunale e degli impianti sportivi” conclude il Presidente Curcio.
“Continueremo ad essere operativi nell’interesse dei consorziati e del nostro territorio – precisa Curcio – ringraziando per l’impegno straordinario tutti gli operai dei due settori, irrigazione e manutenzione, e i relativi responsabili, Michele Prato e Tonino Lobosco”.