Presieduta dal commissario straordinario Vito Bardi si è riunita questa mattina a Potenza l’unità di crisi sull’emergenza idrica che coinvolge 29 comuni per una popolazione pari a 140mila residenti.
Confermate le restrizioni attuali con stop erogazione idrica dalle ore 18.30 alle ore 6.30 dal lunedì al venerdì mentre il sabato l’interruzione a partire dalle 23. La disposizione sarà oggetto di una nuova valutazione martedì prossimo quando tornerà a riunirsi l’unità di crisi.
In atto il sollevamento delle acque del Basento con la posa delle tubazioni a partire da oggi. Tutto il materiale necessario alla realizzazione del progetto, finalizzato a prelevare acqua dal Basento per alimentare la diga, è a disposizione di Acquedotto lucano. Quattro le imprese che lavorano con due squadre ciascuna e con mezzi indipendenti in modo da accelerare le procedure. Per il 19 novembre è prevista la fine dei lavori.
Prelevate le acque del fiume Basento, poco a valle della confluenza con il Camastra, con sollevamento fino alla diga. Dal Camastra le acque saranno poi convogliate nello schema esistente e sollevate fino al potabilizzatore di Masseria Romaniello per essere trattate prima dell’immissione nella rete di distribuzione. Il fondo dell’alveo sarà modellato nella sezione interessata in maniera tale da realizzare un bacino di accumulo. Saranno posizionate delle strutture prefabbricate in grado di captare le portate necessarie (circa 400 litri al secondo) e convogliarle verso un impianto di sollevamento. I volumi verranno scaricati nella vasca di accumulo realizzata pochi giorni fa, il cosiddetto “Camastrino”, e da lì consegnate all’impianto di sollevamento.
Bardi chiederà alla Prefettura di Potenza la garanzia di controlli serrati, per il tramite di Forze dell’Ordine, del tratto di fiume interessato dal progetto Basento-Camastra con l’obiettivo di evitare scarichi abusivi. E’ stato attivato, nel frattempo, un cronoprogramma di campionamenti in grado di verificare con costanza e precisione la qualità dell’acqua. I prelievi sono previsti nel punto di emungimento, nel “Camastrino”, all’arrivo del flusso proveniente dal Basento, prima e dopo l’ingresso nel potabilizzatore di Masseria Romaniello. La normativa prevede che le acque potabili siano classificate prima dell’ingresso nel potabilizzatore per stabilire il tipo di trattamento da attuare.
Le volumetrie disponibili nel Camastra sono circa 700mila metri cubi. Dato aggiornato al 6 novembre, tenendo conto della sedimentazione nella parte più profonda dell’invaso. Nel caso la qualità dell’acqua risultasse buona anche in profondità, la disponibilità si aggirerebbe attorno a un milione di metri cubi. Con l’attuale tasso di utilizzo relativo ai 29 comuni dello schema idrico, mantenendo le attuali restrizioni, l’autonomia è fino al 22 novembre.
Il Consorzio di Bonifica, d’intesa con Acquedotto lucano, sta esaminando la possibilità dell’utilizzo di pozzi a Villa d’Agri e Marsico Nuovo. Rispetto a una prima valutazione, le aspettative sono leggermente ridimensionate: dai 500 litri al secondo se ne potrebbero assicurare circa 450 a causa di un pozzo a Marsico Nuovo ostruito da un muro di contenimento della strada provinciale.
Nel corso dell’unità di crisi Acquedotto lucano ha sottolineato come, attraverso interventi straordinari, stia garantendo la fornitura di acqua nelle aree industriali per venire incontro alle esigenze delle imprese. Intanto sarà fatta una ricognizione completa delle sorgenti presenti sul territorio e utilizzate prima della rete idrica realizzata da Acquedotto pugliese per valutare se possono essere ancora oggi una possibile fonte di approvvigionamento idrico.