Il primo cittadino di Vallo della Lucania, Antonio Sansone, con un’apposita ordinanza dispone provvedimenti per contrastare la crisi idrica e vieta l’uso improprio dell’acqua destinata al consumo umano.
L’ordinanza si è resa necessaria a causa della scarsità di precipitazioni piovose che si sta registrando sull’intero territorio che ha determinato un drastico ridimensionamento delle fonti di approvvigionamento idropotabile. La scarsità di acqua è destinata ad acuirsi visto l’approssimarsi del picco dei turisti lungo le coste cilentane.
Questa situazione di crisi è stata denunciata con una nota del 18 luglio dal Consac, ente che gestisce la risorsa, che sollecita i Comuni ad informare la cittadinanza e confida in un uso parsimonioso e virtuoso.
Il sindaco ordina alla popolazione residente, fuori dai casi di stretta necessità per lavoro, e alle persone che a qualunque titolo si trovano sul territorio comunale di astenersi dall’utilizzare la risorsa idropotabile erogata dall’acquedotto pubblico per il lavaggio di piazzali e aree pavimentate, di auto, moto, camper e attrezzature di ogni tipo, per riempire piscine e per innaffiare orti, giardini, aiuole e aree verdi.
Per i trasgressori dell’ordinanza è prevista una sanzione amministrativa pecuniaria che va da un minimo di 77,47 euro ad un massimo di 516 euro.