“La situazione è ovviamente preoccupante, è pesante. Non abbiamo davanti mesi facili. Quello del commercio e dei servizi è uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi energetica”.
E’ quanto dichiarato dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che questa mattina a Napoli è intervenuto durante l’assemblea pubblica di Confcommercio Campania tenutasi nell’Aula Magna della Federico II di Napoli.
“E’ del tutto evidente – ha detto De Luca – che il commercio vive se vive l’economia generale. Dovremmo prendere delle misure immediate per quanto riguarda i costi dell’energia, lo faremo nell’ambito dei distretti del commercio che abbiamo approvato e quindi daremo una mano in modo particolare ai panificatori che hanno attività energivore. Poi ovviamente cercheremo di implementare l’assistenza tecnica al mondo del commercio. Però parliamoci chiaro: è evidente che le singole misure servono a poco se non c’è una tenuta economica generale”.
De Luca nel suo intervento accusa l’Europa e si augura che le questioni internazionali siano affrontate in maniera più razionale. “Io sono fra quelli che non hanno ancora capito dove vogliamo andare a parare rispetto alla guerra in Ucraina. Probabilmente conviene fermarsi un attimo e capire come affrontare in maniera specifica il problema delle forniture energetiche su cui l’Europa sta mostrando totale ottusità politica”.
Sulla questione della guerra in Ucraina e la minaccia sempre più ravvicinata dell’uso di ordigni atomici da parte della Russia, il Presidente ha inviato anche una nota alla stampa in cui sottolinea come sia indispensabile creare un clima di forte pressione sui Governi, sugli Stati, sulle diplomazie, in direzione della pace e il primo obiettivo è quello di cessare il fuoco per un mese. Inoltre, ha convocato per sabato a Palazzo Santa Lucia una riunione con le rappresentanze delle istituzioni, del volontariato, del mondo della scuola e della cultura, per preparare nei prossimi giorni a Napoli una grande manifestazione per la pace, preceduta da decine di iniziative nei territori.