Si è svolta questa mattina, presso il Convento Santissima Pietà a Teggiano, la tavola rotonda mirata all’analisi preliminare del Codice della crisi d’impresa, organizzata dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Sala Consilina e dall’Ordine degli Avvocati di Lagonegro.
Nel corso dell’evento è stato presentato il libro dal titolo “Il nuovo diritto della crisi e dell’insolvenza”, scritto dal professor Giuseppe Fauceglia, Ordinario di Diritto Commerciale presso l’Università degli Studi di Salerno.
Dopo i saluti del presidente dell’Ordine dei commercialisti Nunzio Ritorto, del presidente dell’Ordine degli avvocati di Lagonegro Gherardo Cappelli, del vicepresidente della Camera di Commercio di Salerno Giuseppe Gallo, sono intervenuti, tra gli altri, Gaetano Romanelli, curatore fallimentare e liquidatore giudiziario, Giuliana Santa Trotta giudice della sezione fallimentare del tribunale di Lagonegro, Angelo Pagano, delegato alla formazione per l’ordine di Sala Consilina, e Carlo Giordano, direttore della rivista scientifica Anvur ”De Iustitia”.
Argomento dell’incontro è stato il nuovo ruolo strategico dei commercialisti per prevenire la crisi di impresa. Con l’approvazione del nuovo codice della crisi di impresa, i commercialisti avranno maggiore responsabilità pertanto l’ordine ha in programma un corso formativo specifico nell’ambito disciplinare.
“Il Codice della crisi andrà in vigore dall’agosto 2020 perciò questo periodo deve essere di preparazione – dichiara Romanelli- la globalizzazione dell’economia ci obbliga ad avere continui scambi di natura economica aziendale tra giuristi, tecnici e commercialisti. La crisi viene intesa come la situazione di difficoltà economico finanziaria che induce all’insolvenza. È necessario analizzare l’andamento dei flussi di cassa, per cui l’imprenditore deve subito allertarsi in caso di calo”.
I commercialisti si fanno portavoce di una cultura economica aziendale estesa, scavalcando il mero ruolo di riparatori degli errori commessi. Pertanto rivolgono l’invito agli imprenditori ad abbandonare il genio italico dell’intuizione per calcolare maggiormente i rischi e le previsioni statistiche.
“Ho vissuto in prima persona questa evoluzione normativa. L’attuale codice cerca di risolvere le mancanze passate – dichiara Fauceglia- il primo elemento da valutare per evitare la crisi è la vigilanza della gestione aziendale. La crisi è la morte dell’impresa quindi bisogna intervenire prima che accada”.
– Ornella Bonomo –