Anche questo pomeriggio il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha fatto il punto in diretta della situazione sull’epidemia, sull’emergenza sanitaria e sulle scelte che verranno fatte in vista delle prossime delicate settimane. “La Campania sostiene una linea di rigore ed è contraria al rilassamento e all’apertura della mobilità – ha affermato – in queste due settimane ci giochiamo il futuro del nostro Paese. A seconda delle decisioni che prendiamo decidiamo se ci sarà un’ecatombe a gennaio oppure no. Continuiamo ad avere 900 morti al giorno e riprendiamo la manfrina che abbiamo registrato in estate soprattutto per iniziativa di tante Regioni del Nord che stanno pagando oggi il rilassamento che hanno avuto nei mesi passati“.
“Noi vogliamo aprire tutto ma per sempre – ha proseguito – senza cedere alla demagogia. Dobbiamo smetterla con la lamentosità perchè siamo in guerra e il mese di gennaio è decisivo per due ragioni: avremo il picco influenzale e se abbiamo una ripresa forte di contagio del virus non avremo la possibilità di fare le vaccinazioni anti-Covid e quindi avremo un prolungamento del problema per mesi e mesi. Possiamo anche decidere di impiccarci con le nostre mani, ma basta esserne consapevoli. Dobbiamo avere il coraggio di dire ai nostri concittadini che quest’anno Natale e Capodanno non esistono. Devono essere giorni di raccoglimento familiare e religioso, ma non giorni di feste normali, altrimenti andiamo al disastro“.
I dati del contagio di oggi vedono la Campania ancora con il tasso più basso d’Italia per i decessi Covid e non ci sono nuovi ricoveri nelle Terapie Intensive. Con l’ordinanza approvata ieri da De Luca si vuole evitare che dall’esterno entrino in Campania persone infettate e per questo vi saranno controlli rigorosi nelle stazioni ferroviarie e all’aeroporto di Capodichino, inoltre è vietato l’arrivo nelle seconde case.
“Limitiamoci ad avere incontri solo con i familiari conviventi – ha suggerito De Luca – perchè fare il contrario oggi sarebbe un atto irresponsabile. Solo due mesi fa abbiamo avuto un’ondata di contagi perchè in estate avevamo rimescolato la società italiana e in questa situazione noi siamo la regione più a rischio per il tasso di abitanti. Dopo la prima ondata siamo riusciti a fare fronte con misure difficili da prendere, non le Zone Rosse o fesserie. Ci stiamo salvando ancora una volta perchè abbiamo chiuso le scuole, perchè abbiamo preso decisioni in anticipo rispetto al Governo, scelte difficili ma fatte per salvare il territorio più difficile d’Italia. Vi prego di continuare ad avere rigore e a non sprecare i sacrifici fatti in questi due mesi“.
– Chiara Di Miele –