Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della Salute Roberto Speranza, questa notte ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica.
Per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio è vietato, su tutto il territorio nazionale, spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case che si trovano in altra regione o provincia autonoma.
Il 7 e l’8 gennaio la nazione rientra in “Zona Gialla” (salvo successive ordinanze più restrittive da parte delle singole Regioni). E’ una Zona Gialla “rafforzata” però, dato che gli spostamenti sono liberi solo all’interno della propria regione, ma bar e ristoranti restano aperti fino alle 18, aperti anche negozi e centri commerciali. Il coprifuoco, come sempre, scatta alle 22.
Nei giorni 9 e 10 gennaio si applicano, su tutto il territorio nazionale, le misure previste per la cosiddetta “Zona Arancione”. Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 km dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Bar e ristoranti aperti solo per l’asporto e per la consegna a domicilio, negozi, centri estetici e parrucchieri aperti.
Fino al 15 gennaio, nei territori inseriti nella “Zona Rossa”, è confermata la possibilità, già prevista dal decreto legge del 18 dicembre, di spostarsi una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata della propria regione. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Resta ferma, per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 dicembre e dalle successive ordinanze.
Inoltre, sono rivisti i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone “arancioni” e “rosse”. Quando una regione ha l’indice di trasmissibilità pari a 1 entra in fascia arancione, se è pari a 1,25 entra in fascia rossa. La soglia è stata quindi abbassata di 0,25. Il posizionamento nelle diverse fasce sarà in vigore da lunedì 11 gennaio.
Le scuole secondarie di secondo grado potranno riprendere l’attività in presenza, per il 50% degli studenti, a partire dall’11 gennaio (in Campania, secondo un’ordinanza del Presidente della Regione, la ripartenza delle scuole secondarie di secondo grado sarà valutata dal 25 gennaio).
– Chiara Di Miele –