Il 30 aprile scade l’obbligo di indossare le mascherine negli ospedali, nelle Rsa e nelle strutture socio sanitarie e socio assistenziali (ambulatori e gli studi medici compresi), così come stabilito a ottobre 2022 dal ministro della Salute Orazio Schillaci che ritiene superata l’emergenza e i dati lo testimoniano.
La direzione è verso un allentamento ma resta alta l’attenzione verso i pazienti fragili, infatti nelle Rsa e nei reparti dove vi sono pazienti fragili si continuerà ad indossare la mascherina eccetto i bambini di età inferiore ai sei anni e le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
Nei locali degli ospedali, come il bar, la mensa e le sale di attesa, le mascherine non saranno più imposte né consigliate. Si raccomanda di indossarle soltanto nei reparti dove vi sono pazienti fragili e immunodepressi. Per quanto riguarda i Pronto Soccorso, l’uso delle mascherine sarà a discrezione delle direzioni sanitarie che “possono disporne l’uso per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria”.
Negli ambulatori medici la decisione, invece, sarà a discrezione dei medici di medicina generale o dei pediatri.
Un alleggerimento delle misure anti Covid negli ospedali riguarda anche l’utilizzo del tampone che potrà essere effettuato soltanto ai sintomatici e a discrezione delle direzioni sanitarie e delle Autorità Regionali.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, chiusi tutti i centri vaccinali, gli ospedali somministreranno gli anti Covid su domanda e si sta pensando già alla stagione autunno/inverno 2023-24 quando alla popolazione dovrebbe essere proposta la vaccinazione antinfluenzale assieme a quella anti Covid.