Tra le numerose attività bloccate in maniera drastica dalla pandemia quelle collegate alle feste di piazza sono sicuramente le più penalizzate in questi due anni caratterizzati dal Covid-19. Giostrai, venditori ambulanti, pirotecnici, bande musicali, addetti alle luminarie e numerosi commercianti sono stati letteralmente messi in ginocchio dai blocchi imposti per far fronte all’emergenza sanitaria e per prevenire il rischio del contagio.
Per due anni di seguito le feste di piazza, tipiche soprattutto dei territori della Campania e della Basilicata, sono state fermate per evitare assembramenti e sono tantissimi i lavoratori rimasti a casa senza guadagno. Ma non ci stanno a replicare per la terza estate di fila questa drammatica condizione lavorativa e sperano che, con la fine del periodo di emergenza sanitaria, vengano meno tutti i limiti subiti in questi anni.
Giuseppe D’Amato, famoso giostraio di Sala Consilina, si esprime a nome dell’intera categoria dei lavoratori delle feste di piazza e fa un accorato appello al Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Padre Antonio De Luca. Dipendono anche dalle future decisioni della Diocesi, infatti, le numerose feste legate alla celebrazione dei Santi Patroni e non solo nei vari comuni del Vallo di Diano.
“Sua Eccellenza, un po’ di tempo fa feci un appello affinché lei si potesse interessare della mia situazione e di quella di tanti miei colleghi a proposito dello svolgimento delle feste di piazza che poi sono prima di tutto feste religiose – afferma D’Amato – . Io penso che oramai, ringraziando Dio, le cose a proposito di virus vanno molto meglio e si potrebbe cominciare con un po’ di coraggio a sbloccare la situazione. Sono sicuro che lei col suo buon cuore si interesserà di questo nostro problema, siamo allo stremo“.
Se la prossima estate la situazione non dovesse cambiare, come sottolinea il giostraio salese, “sarebbe la terza senza feste e per noi che viviamo esclusivamente con tali eventi è indispensabile ripartire. Mettiamo a rischio 50 anni di mestiere, siamo allo stremo“.