L’Asl Salerno ad oggi ha somministrato alla popolazione oltre 75.000 dosi di vaccino, di cui 20.000 agli ultraottantenni e circa 12.000 al personale scolastico.
È quanto fa sapere la Dirigenza attraverso una nota.
“Se si calcolano gli oltre 20.000 vaccini somministrati dall’Azienda Ospedaliera del Ruggi, sono oltre 100.000 vaccinati, vale a dire il 10% della popolazione dell’intera provincia dell’Asl – dichiara l’Asl – Per fare ciò su tutto il territorio della provincia sono stati attivati più di 80 punti vaccinali dislocati in strutture aziendali (ospedali, distretti sanitari, ecc.), scuole, residenze sanitarie assistite, strutture comunali. Al fine di chiarire i motivi di quelli che possono essere percepiti come fase di stallo nella somministrazione del vaccino alla popolazione giova ricordare che i vaccini usati hanno bisogno di una seconda somministrazione a distanza di 21 giorni per Pfizer, 28 giorni per Moderna e 3 mesi per Astrazeneca per cui è necessario tener conto della necessità di avere dosi disponibili per poter fare la cosiddetta ‘dose di richiamo’. Diversamente si vanificherebbe l’inoculazione della prima dose”.
In funzione delle diverse modalità di conservazione e fruizione sono state create due distinte filiere per le due tipologie di vaccini:
- Gli operatori sanitari e gli ultraottantenni vaccinati nelle strutture ospedaliere con Pfizer e Moderna Vaccino a m-RNA.
- Il personale scolastico, universitario e le Forze dell’Ordine vaccinati nelle scuole ed in altre postazioni con Astrazeneca a vettore virale.
“Si sta lavorando inoltre per poter iniziare nel breve termine la vaccinazione alle categorie dei pazienti fragili, affetti da patologie gravi, con vaccino Pfizer e Moderna – ha comunicato Asl – E’ stato già avviato il confronto con i Medici di Medicina Generale: per la prossima settimana è prevista la firma dell’accordo decentrato con i rappresentanti della categoria. Tale accordo prevede che i medici di famiglia potranno scegliere se somministrare il vaccino presso il proprio studio, presso il domicilio del paziente o presso i centri vaccinali dell’Asl Salerno che verranno messi a disposizione dall’azienda. Ciò permetterà di avere una rete capillarmente diffusa su tutta la provincia ottenendo un notevole incremento delle vaccinazioni”.
– Claudia Monaco –