L’emergenza Covid-19 è l’occasione da non perdere per riaprire, in tempi brevi, il tratto Sicignano degli Alburni-Polla, con esercizio a spola, senza fermate intermedie, per 25 km e un tempo di percorrenza di 20 minuti, della linea Sicignano-Lagonegro. E’ quanto sostenuto dal Comitato per la Riattivazione della Ferrovia dismessa ormai da oltre 30 anni.
“Gli autobus extraurbani passeranno da 52 a 22 posti a sedere, – affermano i membri del Comitato – questo comporta, automaticamente, un raddoppio del numero degli autobus e dei relativi autisti, senza dimenticare il fatto che gli autisti viaggeranno in uno scomparto separato con plexiglass e non potranno dare disposizioni ai viaggiatori per farli sedere al posto preassegnato, per il rispetto della distanza interpersonale. Vale a dire che per un autobus con 21 viaggiatori ci saranno due persone: un autista più una persona per controllo posti viaggiatori. Per trasportare da 22 a 42 viaggiatori occorreranno due autobus più quattro persone dipendenti; per il trasporto da 43 a 63 viaggiatori: tre autobus più sei persone dipendenti; da 64 a 73 viaggiatori: quattro autobus più otto persone dipendenti. Per trasportare da 1 a 73 viaggiatori seduti con un treno regionale Diesel, tipo Minuetto, basteranno un treno regionale più due persone: macchinista e capotreno“.
“La pessima ubicazione della stazione ferroviaria di Sicignano degli Alburni, – continuano – dal punto di vista dei collegamenti su gomma, rende indispensabile un interscambio ferro+ferro, con altri Treni Regionali in circolazione sulla relazione Taranto-Potenza-Salerno-Napoli e con le quattro corse giornaliere di Treni Intercity in circolazione sulla relazione Taranto-Potenza-Salerno-Napoli-Roma, nonché con il Frecciarossa 1000, giornaliero, in circolazione sulla relazione Taranto-Milano, di cui è stata richiesta la fermata alla stazione di Sicignano degli Alburni“.
Per il Comitato si tratta di “un esempio di scuola della indispensabilità e competività del trasporto ferroviario regionale, rispetto a quello su gomma, che merita di essere subito concretizzato“.
– Chiara Di Miele –