Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il consueto appuntamento social del venerdì di oggi, ha chiarito i punti fondamentali per affrontare al meglio le prossime settimane.
“Il primo obiettivo è tutelare la salute dei concittadini difendendo e garantendo servizi essenziali – dice De Luca -. Un lavoro immenso è stato svolto nelle scorse settimane, considerando il minor numero di dipendenti che ha la Regione Campania rispetto alle altre. I cittadini non saranno privati da interventi urgenti come quelli di cardiologia, oncologia, ostetricia”.
“Circa 50/70 pazienti vengono ricoverati ogni giorno per Covid – continua – ma il numero dei guariti non è mai pari ai ricoveri quindi questo è un punto di criticità”.
Il Presidente De Luca, però, rassicura circa la situazione pandemica attuale assicurando una maggiore tranquillità a partire dalla fine di gennaio.
“Il secondo obiettivo è superare il mese di gennaio perché è previsto il picco dei contagi. Con la fiducia che possano arrivare nuovi farmaci e che i cittadini possano continuare a vaccinarsi senza ritardi. Per tre mesi i centri vaccinali sono stati vuoti, oggi abbiamo un affollamento incredibile: meglio così, significa che tanti hanno deciso di vaccinarsi. Come terzo obiettivo, invece, dobbiamo tenere le attività commerciali aperte. Sono questi gli obiettivi a cui stiamo lavorando con grande determinazione. Ci avviamo in ogni caso verso il superamento del contagio a condizione di essere intelligenti e responsabili”.
Sul tema scuole De Luca ancora una volta ribadisce che le misure prese dal Governo sono state “insopportabili contraddizioni e demagogie”.
“Il Governo ha impugnato un’ordinanza della Regione Campania del tutto equilibrata – asserisce il Presidente della Regione -. Servivano due settimane di respiro per riprendere la scuola in presenza con maggiore tranquillità. Ci siamo trovati di fronte ad una situazione irrispettosa e incomprensibile. Il Governo ha impugnato l‘ordinanza alle 22:15 di domenica sera e le scuole riaprivano lunedì. In questo momento abbiamo 111 comuni in cui le scuole sono rimaste chiuse. Da Roma pensano di governare territori che nemmeno conoscono. La didattica a distanza non l’ha chiesta nessuno. Se il Governo nazionale avesse fatto la metà di quello che ha fatto la Campania staremmo meglio. Noi ci siamo preoccupati di tutelare le fasce più deboli. Siamo l’unica Regione che ha stipulato un’intesa con l’Ordine degli psicologi per tutelare la salute dei più piccoli. Dobbiamo farla finita con l’atteggiamento ipocrita delle mezze misure, del fare finta, di non raccontare agli italiani qual è la verità concreta. In Italia è facile stanziare i soldi sulla carta ma bisogna vedere poi cosa succede in concreto”.
“Abbiamo dovuto aprire le scuole tenendo in classe le finestre aperte – continua – con i bambini con i cappottini addosso con un freddo assurdo. E’ questo il rispetto di cui si parla? E’ scandaloso. Sono un pacifico guerriero ma pretendo lo stesso rispetto che dò ai miei interlocutori e non ho voglia di farmi prendere per i fondelli, soprattutto quando ad essere presi in giro sono i bambini e le famiglie. Le famiglie hanno il diritto di chiedere ai presidi la Dad e questa cosa non è regolamentata. Tanti dirigenti scolastici si trovano a dover gestire situazioni difficili”.