“La Commissione Europea, grazie anche all’aiuto dell’Italia, ha messo sul tavolo una proposta da 750 miliardi di euro con il Recovery Fund che renderà disponibili risorse ben consistenti in via del tutto straordinaria soprattutto a favore dei Paesi più colpiti. Dovremo cogliere questa opportunità e saper spendere bene questi soldi“. Così il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in una conferenza tenuta questo pomeriggio in cui si è rivolto a tutti i cittadini italiani nel giorno della ripresa degli spostamenti tra regioni e dell’apertura delle frontiere ai paesi dell’Unione Europea.
“Proprio sul progetto di spesa che elaboreremo si misureranno forza e credibilità non solo del Governo ma del sistema Italia – afferma Conte -. Stiamo già lavorando a questo piano di rinascita: dovremo modernizzare il Paese lavorando sulla digitalizzazione, dovremo lavorare sull’innovazione e per capitalizzare e sostenere soprattutto le piccole e medie imprese. Dovremo rilanciare gli investimenti tagliando la burocrazia e accompagnare tutta l’Italia verso un’economia sostenibile“.
Il Presidente del Consiglio ha sottolineato come bisognerà puntare, come mai in passato, sul diritto allo studio e sul rinnovo dell’offerta formativa; saranno banditi migliaia di posti per nuovi ricercatori per far rientrare le menti brillanti dei giovani, impegnati all’estero, in Italia. Saranno adottate nuove riforme per quanto riguarda la giustizia e il fisco.
“E’ un progetto di paese impegnativo – dice Conte -. La somma che l’Europa metterà a disposizione dell’Italia non potrà essere considerata un tesoretto di cui potrà disporre il Governo di turno. Questa somma deve essere intesa come una risorsa messa a disposizione dell’intero Paese, per un progetto lungimirante condiviso con tutte le forze del Paese. Saranno convocati tutti i principali attori, per avere un confronto“.
Da oggi, ha ricordato il Presidente Conte, ci si potrà spostare da regione a regione, una decisione presa in piena consapevolezza dal Governo, poiché i dati della curva epidemiologica dimostrano che il sistema di controllo adottato sta funzionando, soprattutto grazie alle aperture progressive in base ad un costante monitoraggio. A distanza di un mese dal 4 maggio i numeri sono, infatti, incoraggianti: non ci sono situazioni critiche né sovraffollamento delle strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale. Il trend dei nuovi casi diagnosticati è in costante diminuzione.
“La strategia è quella giusta e ci dà fiducia in vista delle decisioni che dovremmo prendere nelle prossime settimane – dichiara il Presidente del Consiglio -. Ci siamo ormai inoltrati nella bella stagione, in giro c’è grande entusiasmo per questa socialità ritrovata. Giustissimo, ci meritiamo il sorriso dopo settimane di sacrifici. Ma è bene ricordare sempre che se ci ritroviamo in questa condizione è perché abbiamo accettato di modificare le nostre abitudini di vita. Facciamo attenzione! Le uniche misure da rispettare sono il distanziamento fisico e l’uso della mascherina nelle situazioni in cui è necessario. Il virus non è scomparso, non bisogna prendere la situazione con leggerezza“.
– Paola Federico –