Gli ultimi giorni hanno riportato all’attualità il problema dei rifiuti solidi urbani e di quale debba essere la filiera e l’impiantistica per un corretto trattamento e smaltimento. Le criticità che ciclicamente assalgono il settore in Campania hanno riaperto il dibattito coinvolgendo tutti gli attori locali e nazionali.
Sull’argomento è intervenuto il Direttore della Società Consortile “Ge.sco Ambiente” di Salerno Gerardo Sabato fornendo un vademecum con le principali indicazioni per una corretta selezione del rifiuto organico umido e secco, che rappresenta un contributo informativo e di servizio per poter meglio differenziare e quindi ridurre quanto più possibile i rifiuti non riciclabili.
“La separazione fra rifiuto umido e solido è la prima importante selezione da effettuare per procedere ad un corretto ciclo di selezione e trasformazione– si legge nel vademecum – E’ essenziale quindi effettuare una corretta ed oculata distinzione, cominciando proprio dalle nostre case, dove la conoscenza e l’attenzione del cittadino nell’effettuare una corretta differenziazione diventa il primo anello per una corretta gestione del ciclo”.
La prima cosa che tutti i cittadini devono conoscere è che nel sacchetto dell’umido mescolato Cer 200108 si possono inserire solo gli scarti di cucina, gusci di uova, gli avanzi del cibo anche con piccole ossa, scarti di frutta, anche secca, verdura, piccoli bastoncini di legno tipo quelli del gelato, fondi di caffè, tè e tutti i prodotti con filtri ad infusione, escrementi di animali domestici comprese le lettiere, fiori e piante di appartamento, cibi scaduti, fazzolettini e tovaglioli di carta imbrattati, non vanno assolutamente inseriti i liquidi, le carte oleose, argentate o plastificate, i mozziconi di sigarette, l’olio e le polveri comprese quelle della spazzatura dei pavimento.
L’invito è rivolto anche e soprattutto a quei Comuni che inseriscono nell’organico i pannolini per bambini ed i cartoni per le pizze. “In questo caso dovrebbe essere specificato che i pannolini debbono essere biodegradabili, mentre per i cartoni delle pizze vanno divisi tra la parte imbrattata nell’umido e la parte pulita nel cartone– si legge ancora nel vademecum – Questa selezione è molto importante perché permette di avviare a recupero la frazione organica attraverso i siti di compostaggio. Attraverso un processo di degradazione naturale si produce il compost, fertilizzante naturale. Il processo di compostaggio è possibile riprodurlo anche in proprio, attraverso piccole compostiere domestiche”.
Alcuni Comuni attuano sconti o forniscono compostiere ai cittadini che vogliono produrre in proprio il compost e non conferiscono il rifiuto organico.
– redazione –