“C’è una grande emergenza sanitaria e le nostre strutture non erano affatto preparate a questo tipo di situazione. Va dato quindi merito e atto a tutto il personale sanitario, medici e infermieri, che nell’ospedale di Polla sta fronteggiando in tutti i modi questa emergenza”.
Lo ha dichiarato Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano, questa mattina in diretta su Rainews24, chiamato per un intervento sulla situazione che sta vivendo il Vallo di Diano per i numerosi casi registrati di Coronavirus.
“Abbiamo diversi paesi considerati ‘zona rossa’ e stiamo fronteggiando il tutto con gli stessi mezzi, gli stessi uomini, di 5 mesi fa, prima dell’emergenza sanitaria – afferma Pellegrino -. Stiamo cercando di mettere in campo alcune proposte che guardano al futuro, alla fase due, quando ci si dovrà abituare a convivere con il Coronavirus. L’unico plesso ospedaliero presente sul territorio è ormai convertito ad un Covid Center, ma questo virus non ha fermato le altre patologie e le emergenze”.
All’ospedale di Polla, ad oggi, i posti letto per gli interventi ordinari sono ridotti, ma “nel momento in cui andremo a riaprire le normali attività ci sarà bisogno di una struttura sanitaria funzionale in tutti i suoi settori”.
“La Regione Campania ed il Presidente De Luca hanno messo in campo una serie di azioni incisive, utili e concrete. Ora però dobbiamo pensare ad un’alternativa al ‘Curto’ di Polla e ce l’abbiamo – sottolinea Tommaso Pellegrino -, l’ospedale di Sant’Arsenio. Potrebbe sicuramente servire per un percorso dedicato al Coronavirus. In questi giorni rapidamente stiamo costruendo in Campania ospedali modulari, noi qui nel Vallo abbiamo una struttura già pronta. Un ospedale con tre piani, circa 60 posti letto, con la possibilità di avere da subito 10 posti di Terapia Intensiva che possono arrivare anche a 25”.
Il presidio ospedalierio di Sant’Arsenio potrebbe servire un’area molto ampia a sud di Salerno, dal Golfo di Policastro agli Alburni, e potrebbe essere, secondo Pellegrino, un aiuto importante per il “Curto” di Polla che potrebbe tornare ad occuparsi di tutte le altre patologie che chiaramente continuano ad esserci.
“C’è sicuramente bisogno di alcuni interventi – dichiara Pellegrino – però oggi, con un investimento neanche eccessivo, potrebbe essere fondamentale”.
– Paola Federico –