Il bilancio delle vittime del Covid-19 continua ad aumentare vertiginosamente negli Usa dove, soprattutto nello Stato di New York, sta producendo una enorme quantità di vittime. Solo nella giornata di ieri, infatti, giorno di Pasqua, sono stati registrati ben 758 decessi. E purtroppo è il sesto giorno consecutivo che nello Stato vengono riportati più di 700 decessi al giorno e decine di persone sono state seppellite in sepolture di massa ad Hart Island, isola del Bronx a New York City.
Al momento, lo Stato di New York è il principale hotspot dell’epidemia nel Paese nordamericano, con più di 160mila contagi e 7mila morti. I casi negli Stati Uniti d’America sono oltre 466mila, il numero più alto al mondo, e le persone decedute oltre 16.600, secondo i dati della Johns Hopkins University. Preoccupata la comunità salernitana che, in America e soprattutto a New York, è molto numerosa.
“Stiamo vivendo un incubo– riferisce il presidente del Club San Cono di Brooklyn Rocco Manzolillo, che negli ultimi due anni ha rivestito anche il ruolo di presidente della Federazione delle Associazioni campane negli USA- Siamo barricati in casa e le nostre attività sono praticamente ferme. Purtroppo questa crisi non risparmia la nostra comunità, in quanto la maggior parte di noi gestisce locali pubblici, pizzerie, bar, ristoranti e pub. Ebbene, da due settimane siamo completamente chiusi e non si sa quando riusciremo a riprenderci”.
Titolare del rinomato Ristorante ”By Bridge” nel Queens, Rocco Manzolillo vive, coma la gran parte dei titolari di esercizi pubblici legati alla ristorazione della provincia di Salerno in generale e del Vallo di Diano in particolare, la grave crisi del momento. “Quello che maggiormente ci rattrista– continua – è aver interrotto bruscamente ogni prospettiva di ritorno in tempi brevi in Italia. Io personalmente, ad esempio, avevo già acquistato il biglietto per il volo diretto a Napoli per essere a Teggiano in occasione del 25 aprile, ma purtroppo sono stato costretto ad annullare. Sono a conoscenza di tanti altri emigrati di origine valdianese che avevano programmato il loro viaggio in Italia per la prossima estate che, probabilmente, salterà completamente. Speriamo che questo flagello finisca al più presto e che vengano ripristinati quanto prima i voli per l’Italia, in modo da ritornare in totale sicurezza nei nostri paesi d’origine come facciamo sistematicamente, per poter riabbracciare i nostri familiari”.
– redazione –