Sono ore di apprensione nel Vallo di Diano in merito all’emergenza Coronavirus che, purtroppo, non ha risparmiato il territorio con 12 casi accertati.
Una situazione delicata a cui si aggiunge il caso della donna calabrese ricoverata nei giorni scorsi per sospetto Coronavirus a Polla e dimessa con esito negativo. Esito che, tuttavia, in seguito si è rivelato positivo costringendo alla quarantena circa 23 sanitari (3 medici del Pronto Soccorso, 2 medici di Radiologia, 18 tra infermieri e paramedici).
Un disagio che senz’altro è andato a ripercuotersi sulle già esigue risorse organiche sanitarie del presidio pollese che, in questi giorni, si ritrova a fare i conti con l’emergenza virus.
Ne abbiamo parlato con il Direttore Sanitario del “Curto”, il dottore Luigi Mandia.
- Come fronteggia questa delicata situazione con 23 persone in meno in organico?
È una situazione in cui nessuno si vorrebbe trovare ma bisogna affrontarla tenacemente perché è in gioco la salute della popolazione. Non eravamo abituati a questa condizione ma devo dire che tutto il personale sta rispondendo in maniera egregia.
- Come state vivendo questi momenti?
Ce la stiamo mettendo tutta e non è semplice. Ovviamente parliamo di turni extra e personale allo stremo ma tutto l’organico è bravo a dominare la situazione e ad affrontare condizioni nuove che si presentano giorno per giorno. Tutto ciò con forza, dedizione e soprattutto spirito di abnegazione.
- Come è organizzato il “Curto” in caso di emergenza Coronavirus?
Ricordo che è stata allestita una tenda pre-triage all’esterno dell’ospedale dove vengono accolti i casi sospetti. Inoltre è presente un posto letto. Il “Curto” non è programmato per il trattamento del virus. Quindi i casi vengono trasferiti in altri ospedali. È per questo che voglio invitare le persone a non venire in ospedale se non hanno parametri complessi. E’ doveroso avvertire il proprio medico di base e sarà premura dei sanitari l’organizzazione per l’eventuale tampone. Sono momenti particolari e non possiamo e soprattutto non dobbiamo dimenticare le persone affette da altre patologie.
- Vuole rivolgere un appello?
Si, per favore restate a casa. E’ importante! Il virus in queste condizioni non sopravvive. Si tratta di un piccolo sacrificio ed in gioco c’è la salute della popolazione.
– Claudia Monaco –
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