L’Amministrazione comunale di Sala Consilina si rivolge pubblicamente ai concittadini risultati positivi al Coronavirus chiedendo di dichiararsi.
“Ci troviamo tutti, tutti a combattere una battaglia contro un nemico che non sappiamo bene dove si nasconde – scrivono -. Il nostro è un appello ai nostri concittadini, che non volendo, senza colpa alcuna e sfortunatamente hanno contratto (in teoria semplicemente solo magari prima di noi tutti!) il Covid-19 e ai loro familiari a dichiarare essi stessi, o ad autorizzare noi a dirlo, di essere i malcapitati. Lo hanno fatto del resto tanti personaggi famosi che stanno superando il tutto e stanno bene: Dybala, Maldini, Placido Domingo, Nicola Zingaretti, Edmondo Cirielli, Giuliana De Sio e tanti tanti altri, a riprova che purtroppo sta diventando la normalità! Lo stesso Vicesindaco di Auletta, al quale vanno i nostri migliori auguri di una pronta guarigione, lo ha pubblicamente dichiarato, perchè ama il suo paese e vuole aiutarlo, difendendolo grazie alla chiarezza, alla normalità del dire:’E’ capitato pure a me. Attenti. State a casa’“.
Perchè farlo? “Perchè ricostruire la catena dei contatti avuti è fondamentale per arginare l’epidemia ed uscire da questo incubo, – continuano – ma è anche impossibile a meno che ognuno di noi non capisca, quindi sappia, se con un nostro concittadino ha avuto un normalissimo contatto, che sia una stretta di mano o un caffè al bar. Ognuno di noi può contrarlo, ognuno di noi. Anche noi che ora siamo qui a scrivere potremmo averlo contratto, essere asintomatici e, non sapendolo, contagiare le persone con le quali entriamo in contatto, alla Posta, in Banca, al supermercato. E’ una semplice chiarezza che fa bene ai nostri genitori, ai nostri nonni, figli e nipoti. Ed è un atto di Amore e rispetto nei confronti di un’intera comunità che sta lottando come tante“.
“Abbiamo oramai tutti noi gli strumenti per capire che il Covid-19 è un virus dal quale si può guarire totalmente – proseguono dall’Amministrazione -. Sono lontani i giorni in cui si poteva essere tacciati di essere degli untori. No, non più. Non è più quello. Lo sappiamo. Ma tutti devono sapere per mettere essersi stessi in isolamento, in quarantena, qualora ricordino di avere avuto un contatto e preservare i loro cari e noi tutti. Non è tempo di privacy, può capitare a tutti. Punto. E’ in gioco la salute di migliaia di persone. Aiutateci a ricostruire la catena dei vostri contatti, possono essere anche i nostri“.
– Chiara Di Miele –