Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, questa sera ha tenuto una conferenza stampa per fornire importanti comunicazioni agli italiani in merito all’emergenza che il Paese sta vivendo in queste settimane a causa della diffusione del Covid-19, meglio noto ormai come Coronavirus.
Misure più stringenti per contenere il contagio che purtroppo negli ultimi giorni ha portato a far registrare gli attuali 7985 positivi, 724 guariti e 463 deceduti. Tutto il Paese diventa cosiddetta “Zona Protetta” e dunque quanto stabilito finora soltanto per il Nord e alcune province, da domani varrà per l’intera Italia.
“Siamo consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, capisco le famiglie e i giovani che nel tempo libero vanno nei bar e nei centri commerciali, – ha affermato Conte – ma le nostre abitudini vanno cambiate ora per il bene dell’Italia, dei nostri cari, dei nostri genitori, dei nostri nonni. Ci riusciremo solo se tutti collaboreremo da subito. Se la salute pubblica è messa a repentaglio, siamo costretti a imporre dei sacrifici per altri interessi pur meritevoli di tutela“.
Conte lo ha definito un provvedimento “Io resto a casa”. “Non ci saranno più la zona 1 e la zona 2 della penisola – spiega – ma un’Italia ‘zona protetta’. Evitare quindi su tutto il territorio spostamenti se non giustificati da ragioni di lavoro, motivi di salute e casi di necessità, divieto di assembramenti in locali aperti al pubblico e all’aperto“.
Le restrizioni per tutta Italia entrano in vigore da domani, martedì 10 marzo, e restano per il momento valide fino al 3 aprile. Stesso discorso vale per le scuole di ogni ordine e grado e le Università le cui attività didattiche resteranno sospese fino al 3 aprile. Tutte le manifestazioni sportive, compreso il Campionato di calcio, sono sospese, così come l’utilizzo di palestre, piscine e palazzetti.
“Penso a medici e infermieri che lavorano senza sosta per assistere i contagiati – ha proseguito il Presidente del Consiglio – Nel prendere queste misure pensiamo anche a loro che rischiano la propria salute per curare quella del prossimo“.
“La decisione giusta oggi è di restare a casa, – ha concluso – il nostro futuro è nelle nostre mani che devono essere responsabili“.
– Chiara Di Miele –