La task force della Regione Campania con una nota invita le comunità religiose a non procedere nella celebrazione di riti che prevedono assembramenti di massa.
Le disposizioni sono tese ad evitare il diffondersi del contagio da Covid-19 che, come ormai è noto, ha lasciato registrare alcuni casi di positività in seguito ad un raduno religioso tenutosi nel Vallo di Diano dal 28 febbraio al 1° marzo.
“Si raccomanda – affermano dalla Regione Campania – soprattutto di non praticare, nella maniera più assoluta, la tradizione di bere dallo stesso calice. Si sono verificati gravissimi episodi di contagio derivanti da questi comportamenti. E’ assolutamente vietato praticarli“.
“La sensazione che si ha in queste ore, in attesa di una valutazione più puntuale e scientifica sui contagi, è che si stiano scontando due fenomeni – spiega Vincenzo De Luca -. Il primo è l’inizio di una ricaduta legata all’arrivo dalle aree più contagiate del Nord di migliaia di persone in maniera affrettata e non controllata. La seconda causa è la presenza ancora oggi di comportamenti individuali assolutamente irresponsabili. Come è capitato ad Ariano Irpino e come si è verificato in un paese dell’area a sud della Campania dove i membri di una comunità, dopo aver dato vita a una loro cerimonia, hanno bevuto tutti dallo stesso calice, ritenendo forse di compiere un gesto mistico. È necessario in queste ore il massimo di responsabilità e anche il massimo di rigore possibile nei confronti di chi vìola le regole elementari e gli obblighi di legge dettati dalle autorità sanitarie. Questo è un dovere verso i nostri concittadini ed è un atto di rispetto per tutto il personale medico e infermieristico del 118 che è impegnato in un lavoro straordinario da settimane“.
E conclude tranquillizzando:”Non c’è ad oggi alcun motivo di panico. La situazione in Campania rimane sotto controllo al netto di comportamenti irresponsabili e di episodi nazionali francamente evitabili“.
– Chiara Di Miele –