“E’ del tutto incomprensibile che le attività relative alla silvicoltura e alla cura delle aree forestali siano state precluse a chi vive solo di questo lavoro“. A denunciarlo è la deputata di Forza Italia Marzia Ferraioli.
Sono numerosissime, infatti, le aziende del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni impegnate nella raccolta di legna da ardere e che ben presto saranno prive di materiale e impossibilitate alla vendita nella prossima stagione invernale.
“Il blocco della raccolta inciderà negativamente sull’approvvigionamento degli abitanti delle zone montane del Cilento, Vallo di Diano e Alburni – afferma Ferraioli – e un bene di prima necessità andrà perduto. Le imprese agroforestali hanno diritto al lavoro. Un lavoro antico, che non va perduto, che protegge e si prende cura del territorio montano e boschivo. Un lavoro che ridà forza alla natura e che ha i suoi tempi“.
Le operazioni di sfoltimento e di abbattimento boschivo vanno effettuate, secondo la deputata di Forza Italia, “come madre natura impone, entro il limite massimo temporale del 30 aprile“.
Marzia Ferraioli chiede al ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova di “modificare con la massima urgenza l’allegato 1 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 marzo e consentire la ripresa di attività indispensabili alla sopravvivenza della montagna, alla prevenzione degli incendi boschivi e alla prevenzione del rischio idrogeologico, tutte in funzione di messa in sicurezza del territorio“.
– Paola Federico –