La Rappresentanza Sindacale Unitaria della Cooper Standard Automotive, archiviata la pratica premio presenza e rientrando dallo stato di agitazione, chiede garanzie per lo stabilimento di Battipaglia.
L’azienda, che opera nel settore automobilistico ed è specializzata nella realizzazione di articoli destinati all’assemblaggio e produzione di vetture, sta attraversando un momento difficile. La società vorrebbe dismettere o ridimensionare lo stabilimento della Piana del Sele. Cooper ha fatto sapere che essendo calati gli ordini l’organico attuale del sito battipagliese non è più sostenibile. A rischiare il posto di lavoro sarebbero all’incirca 90 dipendenti.
Aspettando l’assegnazione della commessa riguardante Jeep Compass, unitamente i sindacati hanno chiesto espressamente ai vertici di Cooper che per nessun motivo venga delocalizzata la produzione ad oggi in carico allo stabilimento di Battipaglia, sia essa diretta o indiretta, come quella di Cooper Service (ex Sud Gomma) e di altri stabilimenti che lavorano per conto terzi della Cooper Standard Automotive di Battipaglia.
La Rappresentanza Sindacale Unitaria ha inoltre preteso che al prossimo incontro con i vertici aziendali, che a breve sarà convocato, venga presentato il nuovo piano industriale, fondamentale per capire quali sono le reali intenzioni della società.
Tutte e quattro le sigle sindacali, rappresentate da Michele Di Benedetto, Donato Vece, Michele Castaldi “CGIL”, Castellino Delle Donne “CISL”, Ivan Panico, Antonio Arenella “CONFAIL”, Tonino Del Verme, Gabriele Pisticci e Gaetano Gioia “UIL”, hanno iniziato una serie di consultazioni con i propri iscritti per informare le maestranze dello scenario attuale e di quello che potrebbe presentarsi in un futuro prossimo.
– Annamaria Lotierzo –