I poliziotti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e della Digos di Torino, diretti dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione e dal Servizio Polizia Postale, hanno partecipato ad un’operazione internazionale coordinata dalle agenzie Eurojust ed Europol per il contrasto al fenomeno del radicalismo sul web di matrice suprematista e neonazista.
Le indagini hanno evidenziato un network operativo in tutta Europa e rappresentato in Italia da due minorenni di Torino e Salerno.
Sono sei i Paesi interessati, diversi i membri della rete perquisiti e cinque gli arrestati, distribuiti su tutto il territorio del Vecchio Continente. Il gruppo pubblicava su chat private manuali per l’attacco ed il sabotaggio delle infrastrutture critiche oltre a istruzioni per la fabbricazione di armi ed esplosivi ed era pronto a commettere in ogni momento atti violenti contro ebrei, musulmani e chiunque fosse considerato di “razza inferiore”.
Inoltre, è stato scoperto un vero e proprio culto da parte dei partecipanti verso suprematisti che negli anni si sono resi responsabili di gravi attentati terroristici come la strage di Utoya nel 2011 o quella di Christchurch nel 2019.
I due minorenni italiani, denunciati dai poliziotti, erano particolarmente attivi nella pubblicazione di frasi d’odio xenofobe e antisemite ed erano fuoriusciti dal gruppo europeo per aderire a un altro gruppo Telegram con posizioni più teorico-ideologiche e meno militanti sul piano operativo.
Ai due sono stati sequestrati computer e telefoni cellulari oltre ad alcune armi softair, un pugnale con simboli nazisti e riproduzioni di distintivi delle Forze di Polizia.