Centrato un altro importante e strategico obiettivo progettuale da parte del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano.
Con decreto regionale n. 317 del 24 maggio scorso è stata pubblicata la graduatoria delle 9 domande ritenute ammissibili a finanziamento per la realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili e che vede il Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano al 5° posto, quindi in posizione utile per ottenere un contributo a fondo perduto di ben 3,6 milioni di euro.
Un finanziamento significativo che permetterà al Consorzio di realizzare quattro impianti autonomi di produzione di energia, con l’installazione di pannelli fotovoltaici galleggianti in quattro vasche di accumulo dell’acqua: due a Montesano sulla Marcellana in località Arenabianca, uno a Buonabitacolo in località Riofreddo ed un altro a Padula in località San Giovanni in Fonte.
“Siamo molto soddisfatti per questo ennesimo finanziamento – dichiara il Presidente Beniamino Curcio -. Grazie a questa iniziativa progettuale si aprirà di fatto una nuova fase operativa che vedrà il nostro Consorzio impegnato non solo nelle tradizionali attività di difesa del suolo, irrigazione e salvaguardia ambientale, portate avanti in quasi un secolo della sua vita, ma anche nella produzione di energia rinnovabile, divenendo, così, anche per le tante altre iniziative progettuali promosse ed in parte già finanziate protagonista principale delle politiche di contrasto e mitigazione dei cambiamenti climatici”.
“Un risultato di straordinaria importanza – aggiunge Curcio – anche perché ci è stato finanziato un progetto che pone il nostro Ente in una condizione di maggiore tranquillità rispetto all’angosciante problema energetico, rappresentato dai continui rincari del costo dell’energia e dal timore che la Regione, da un momento all’altro, potrebbe far venire meno il contributo annuale che ci ha concesso finora per coprire i costi energetici degli impianti irrigui che, come ben noto, rappresentano oltre il 95% del totale della spesa che il Consorzio sostiene per l’energia elettrica. Ben venga, dunque, la produzione di energia in proprio, perché se dovesse cessare il contributo regionale si andrebbe a decretare la fine dei nostri impianti irrigui non avendo il Consorzio la forza finanziaria per coprire una spesa energetica ingente e in continuo aumento. Un’ipotesi, questa, assolutamente da scongiurare perché significherebbe mettere in crisi tante nostre aziende agricole per le quali l’irrigazione è diventata oramai fattore irrinunciabile per la produzione. Ovviamente non ci culliamo sugli allori. Siamo pienamente consapevoli che con questa iniziativa progettuale abbiamo raggiunto sì un grande risultato, ma siamo ancora lontani dal traguardo dell’autosufficienza energetica che si potrà conseguire solo implementando la produzione di energia con altre fonti rinnovabili, come l’idroelettrico, e proseguendo con gli interventi di efficientamento e ammodernamento dei nostri impianti irrigui. Un percorso obbligato per generare risparmi e soprattutto per recuperare risorse economiche da reinvestire sul territorio”.
Il Presidente del Consorzio di Bonifica ha colto quindi l’occasione per ingraziare l’Assessorato all’Agricoltura della Regione per l’importante opportunità offerta, nonché la struttura interna dell’Ente per aver permesso di raggiungere questo obiettivo in meno di cinque mesi.
“Ovviamente – conclude Curcio – grande merito va riconosciuto ai tecnici che si sono occupati dell’iniziativa, effettuando un preliminare studio di analisi delle criticità energetiche dei nostri impianti e definendo un progetto complesso, innovativo e a tecnologia avanzata: il Direttore Generale, ingegnere Mariano Alliegro, i due ingegneri dell’Ente, Macellaro e Comuniello, e i due consulenti esterni, gli ingegneri Giuseppe Spina e Antonio Ippolito”.