Nella serata di ieri, presso la sede del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro a Padula, è stata convalidata, dopo la presa d’atto, la nomina di Paolo Imparato come delegato della Regione Campania nel Consiglio dell’Ente consortile.
Alla designazione da parte della Giunta regionale ha fatto seguito nei giorni scorsi il decreto di nomina del Presidente Vincenzo De Luca.
Unanimemente il Consiglio presieduto da Beniamino Curcio ha preso atto della nomina, mentre la convalida è stata votata a maggioranza con l’astensione dei consiglieri di opposizione.
“Sono contento di questa nomina – ha dichiarato il Presidente Curcio – perché, conoscendo Paolo, sono certo che rappresenti un valore aggiunto per l’Ente consortile e per il territorio. Ho collaborato con lui per tanti anni e sono sicuro che ci darà una mano concreta nell’affrontare le problematiche. È legato al mondo agricolo per essersene occupato per anni all’interno di Coldiretti e quindi ha piena consapevolezza dei problemi gestionali e strutturali delle aziende agricole, delle potenzialità espresse dai vari comprensori in cui opera il Consorzio e delle sfide con cui gli agricoltori sono chiamati a confrontarsi. Alla Comunità Montana insieme abbiamo risolto problemi enormi e portato in alto il settore della Forestazione. È stato sindaco e consigliere comunale di Padula per anni, conosce bene la macchina amministrativa e questo gli permetterà di districarsi bene anche qui da noi. È un contributo per noi di fondamentale importanza che siamo chiamati ad assumere decisioni delicate e complesse. È una persona operativa, dotata di grande attivismo, ha un alto senso delle Istituzioni ed è fortemente legato alla sua terra, con una chiara visione circa il futuro della nostra area. Grazie al Presidente De Luca e all’assessore regionale Caputo per la scelta compiuta e un fraterno augurio di buon lavoro a Paolo“.
“La mia è una nomina di fiducia, quindi non posso che ringraziare il Presidente De Luca per questo atto di fiducia nei confronti del territorio. Grazie anche all’assessore Nicola Caputo che ha proposto il mio nome e al consigliere Tommaso Pellegrino per la lealtà e l’atteggiamento di buona politica che ha dimostrato – ha esordito Imparato nel corso del suo intervento -. Quando in visita a Sassano il Presidente De Luca fece una proposta sul mio nome ci sono stati dei commenti di qualcuno che l’ha ritenuta una sciagura per il Vallo di Diano. Io sono stato sempre tranquillo perché, conoscendo Vincenzo De Luca, so che difficilmente torna indietro se si è esposto davanti alle persone. Continuo ad esprimere la massima collaborazione al Presidente, alla Giunta e ai consiglieri“.
Nel corso del Consiglio è stato discusso anche l’argomento del Piano degli invasi e delle Dighe di Montesano e Casalbuono. Il Rup, ingegnere Domenico Macellaro, ha relazionato in merito alla conclusione del Dibattito Pubblico le cui osservazioni sono state pubblicate sia sul sito del Consorzio che su quello del Dibattito Pubblico. Dopo una serie di problematiche sollevate dalla Direzione Dighe del Ministero bisogna ora prendere in considerazione la rivalutazione di una terza ipotesi. Infatti, come sottolineato anche dal Rup, dal progetto iniziale sono emerse delle criticità legate alla presenza di una faglia capace e al carsismo dell’area individuata come bacino di accumulo delle acque. Sono state così delineate altre soluzioni progettuali.
Nel suo intervento il consigliere di opposizione Giuseppe Fornino ha sottolineato: “Noi abbiamo l’idea di realizzare delle vasche, una sorta di piccoli laghetti al lato del Tanagro, uno verso Padula e uno verso Teggiano, per raccogliere in estate quel poco di acqua che c’è, mentre di inverno si alimenterebbero con le alluvioni fungendo anche da freno. In estate servirebbero anche per i canadair chiamati a spegnere gli incendi boschivi“.
“Per me è importante il massimo coinvolgimento di tutti su un argomento che riguarda il futuro del nostro territorio – ha risposto Beniamino Curcio -. I nostri progettisti hanno fatto indagini preliminari e ci hanno consegnato il documento progettuale su cui si è sviluppato il Dibattito Pubblico. Gli elementi di valutazione sulla seconda opzione, la piccola diga a Casalbuono e la grande a Montesano, sono arrivati successivamente. Al Ministero ci hanno chiarito le idee e abbiamo capito come funziona l’iter per arrivare all’approvazione di queste grandi dighe. Siamo giunti ad un bivio a causa delle criticità emerse, soprattutto perché la competenza della laminazione è ritornata in capo alla Regione. Ho l’impressione che il Consorzio sia cornuto e mazziato, perché è il primo a intervenire e poi viene criticato perché non lavora bene. L’unica opera strategica che ha una visione di futuro è quella proposta da noi e il Consorzio è titolato a portarla avanti e aveva il dovere di partecipare al bando del Ministero. Io, a differenza delle altre Presidenze, non ho avuto paura di partecipare ai bandi. Questa sera dobbiamo avere il coraggio di dare un indirizzo e andare avanti“.
La proposta del Presidente Curcio è quella di proseguire con l’attività progettuale e di portare avanti il Piano invasi regionale, in vista anche di un prossimo incontro al Ministero che si terrà il 4 settembre. La minoranza non ha votato la proposta, che è stata approvata a maggioranza, lamentando la mancanza di elementi necessari a valutarne la portata.