“Pur in un quadro di assoluta incertezza sul piano normativo, delle competenze e delle risorse finanziarie, come Consorzio profondiamo ogni anno uno sforzo enorme per cercare di garantire nel nostro comprensorio adeguati livelli di sicurezza idraulica. Un’impresa, questa, particolarmente ardua, perché è praticamente impossibile, per ragioni di tempo e per disponibilità finanziarie, intervenire nella stessa stagione sull’intera rete di scolo, fatta di canali, di alvei naturali e di fossi collettori che, nell’insieme, si estendono per ben oltre 600 km”.
Così il Presidente del Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro, Beniamino Curcio.
“Siamo quindi costretti ad agire per priorità di interventi – spiega Curcio -. Un’esigenza gestionale, questa, non sempre compresa, non solo dai consorziati, me neppure da parte di alcuni Sindaci. La prova è data dalle continue richieste, sollecitazioni, segnalazioni che arrivano al Consorzio, molto spesso inviate incomprensibilmente anche alla stampa, a volte anche non pertinenti perché magari riferite a canali o opere non di competenza del Consorzio o ad interventi già programmati e non ancora avviati. Tuttavia, ben consapevoli delle criticità che diffusamente si registrano sul territorio, stiamo facendo davvero i salti mortali per ampliare la gamma degli interventi di difesa e di manutenzione delle opere idrauliche e dei corsi d’acqua, intercettando finanziamenti aggiuntivi, così come avvenuto con la collaborazione avviata qualche anno fa con SMA Campania, società in house della Regione e dalla quale finora abbiamo ottenuto circa un milione di euro. Una iniziativa, questa, che si sta rilevando particolarmente lungimirante perché non solo ci ha permesso di mettere mano finalmente nel Tanagro, dopo tanti anni di abbandono, ma ci consente anche di fare più lavori di manutenzione sul territorio e più giornate lavorative con i nostri operai stagionali, senza gravare sul bilancio dell’Ente”.
Sempre con l’intento di cogliere opportunità di finanziamenti extra, nell’ultima seduta della Deputazione Amministrativa di venerdì scorso sono state approvate ben 28 schede progettuali per l’importo di oltre 12 milioni di euro riguardanti interventi connessi con le emergenze alluvionali che si sono registrate nella nostra provincia dal 16 al 23 gennaio, come riconosciute dal Consiglio dei Ministri. Una nuova pista di finanziamento che fa capo alla Protezione Civile.
“L’auspicio – prosegue Curcio – è che vi siano risposte celeri e positive onde poter disporre delle risorse necessarie per intervenire nelle situazioni più critiche: Canale e Tuorchi (Polla); Torrente Peglio (Buonabitacolo); Secchio, Setone e Lacevo (San Pietro al Tanagro e Sant’Arsenio); Marza (Teggiano e San Rufo); Buco (Teggiano); Imperatore e Pantanelle (Montesano); San Leonardo, Fabbricato e Cerro (Padula); Zia Francesca (Sassano) ed altri ancora. Un lavoro meticoloso quello della individuazione dei danni, portato a termine con professionalità dal nostro ingegnere Victor Comuniello, che ringrazio”.
Per il Presidente del Consorzio la sicurezza idraulica rappresenta “una priorità assoluta, perché costituisce il presupposto di base per la crescita economica e per lo sviluppo produttivo della nostra area. Noi ce la mettiamo tutta. Ovviamente la sicurezza idraulica in determinati contesti del nostro territorio continuerà a rimanere un miraggio se la nostra azione non sarà affiancata da interventi di pulizia e manutenzione di quella parte del reticolo interconnesso con il nostro, ma di competenza di altri soggetti: Comuni, Provincia, Ferrovie, Anas, privati”.