Si è svolto, questa mattina, il Consiglio comunale di Caggiano che ha visto, tra i vari punti, anche l’approvazione del Bilancio di Previsione per il triennio 2018/2020.
Il consigliere Carmine Carucci ha illustrato i costi fissi e i costi variabili che competono la gestione delle spese effettuate dal Comune, sottolineando che “le entrate presunte sono ampiamente superiori alle spese correnti e rispetto agli ultimi anni noto dati positivi con un bilancio consuntivo che migliora di anno in anno.”
La maggioranza ha approvato il Bilancio di Previsione, mentre i consiglieri di minoranza Mauro Cafaro e Giuseppe Cafaro si sono dichiarati contrari. Mauro Cafaro è intervenuto specificando che lo scorso 19 febbraio è stata pubblicata una determina che riportava la richiesta da parte della Regione Campania riguardo la restituzione di una somma pari a 38.876,09 euro indebitamente percepita per lo smaltimento dei rifiuti di lavorazione con un intervento effettuato da una ditta presso la monorotaia su Monte Capo la Serra. “Questo atto impatta sul bilancio – ha dichiarato – che non dovrebbe essere approvato.”
Il sindaco Giovanni Caggiano ha ribadito la grave responsabilità da parte della ditta che ha eseguito i lavori e ha specificato che è stata restituita la somma alla Regione Campania per evitare problematiche di concessioni di fondi pubblici.
Altro punto di discussione è stata l’ipotesi di insediamento delle fonderie Pisano nella zona industriale di Buccino: “Le fonderie hanno individuato un lotto di circa 150mila metri nella zona industriale di Buccino – ha dichiarato il sindaco Caggiano – l’obiettivo è quello di evitare l’insediamento di industrie pesanti, poiché vi è una forte incompatibilità con il valore territoriale, ambientale e turistico, senza dimenticare che sono già presenti industrie che operano nel settore alimentare”.
La maggioranza ha respinto l’ipotesi di insediamento, mentre i consiglieri di minoranza si sono astenuti dal voto: “Prima di esprimersi occorre effettuare le opportune verifiche tecniche per capire se è in pericolo la salvaguardia della salute – ha dichiarato Mauro Cafaro – infatti nella zona industriale sono presenti diverse industrie che trattano sostanze chimiche”.
– Rosanna Raimondo –
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