Si è tenuta questa mattina, presso il Teatro comunale “G. Amabile” di Sant’Arsenio, la consegna dei Premi “Pietro Laveglia” agli studenti che hanno ricevuto la votazione media più alta dei vari istituti superiori del Vallo di Diano e ideato dal Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”.
I saluti iniziali sono stati affidati al presidente del Centro Carmine Carlone che ha illustrato la figura di Laveglia e all’assessore regionale al Turismo Corrado Matera. Presenti anche il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta e il sindaco di Sant’Arsenio Donato Pica.
“Questa iniziativa ha un particolare significato poiché recupera il valore della lettura – dichiara Matera – Pietro Laveglia ha avuto una grande attenzione per il nostro territorio. Anche noi cerchiamo di valorizzarlo inserendo la nostra area interna in una prospettiva regionale e nazionale. Questo incontro è importante perché si discute anche di un tema attuale. Lo stile di vita richiama l’importanza della dieta mediterranea che molto spesso non viene praticata. Dieta mediterranea significa anche rispetto vero del territorio. La Regione c’è ed è vicina ai giovani, insieme possiamo costruire una grande prospettiva”.
Ad essere premiati sono stati Elvira Maria La Veglia dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Sacco” di Sant’Arsenio, Francesca Barone dell’Istituto Tecnico per il Turismo di Montesano sulla Marcellana, Silvia Lomonte del Liceo Classico di Sala Consilina, Antonio Vincenzo del Liceo Scientifico “C. Pisacane” di Padula e Sara Monti del Liceo Scientifico “Pomponio Leto”di Teggiano. E’ stato premiato anche il sindaco di San Pietro al Tanagro Domenico Quaranta per il lavoro di ricerca svolto in occasione della stesura del suo libro. La cerimonia è stata moderata dal giornalista Pietro Cusati, consigliere segretario dell’Associazione Giornalisti del Vallo di Diano.
Dopo la premiazione ha avuto luogo un convegno dal titolo “Stili di vita e prevenzione oncologica” organizzato dall’associazione Angolo. Hanno relazionato sul tema la professoressa Cristina Stellato dell’Università degli Studi di Salerno, la dottoressa Simona Pisanti dell’Università degli Studi di Salerno, il dottor Renato Cannizzaro del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, il dottor Riccardo Marmo referente screening cancro colo-rettale dell’ASL Salerno e l’avvocato Mario Marolda della Nazionale Italiana Beach Volley.
“Abbiamo informato i giovani sul modo corretto di mangiare, di comportarsi limitando le cattive abitudini per vivere in modo sano e scevro dalla possibilità di ammalarsi di tumore – commenta Aldo Rescinito, direttore della Clinica Cobellis – E’ necessario far comprendere che per alcune malattie arrivare in tempo e fare una diagnosi precoce può salvare la vita. Fare gli screening è un modo per scoprire la malattia e prevenirla prima di combatterla”.
– Annamaria Lotierzo –