Ancora una volta la Uil Fpl evidenzia che da molti mesi nel DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide, ma soprattutto nel presidio ospedaliero di Eboli, continua a regnare sovrana la confusione amministrativo- gestionale, come tra l’altro è sottolineato dalle innumerevoli recriminazioni esternate dalla maggior parte del personale sia medico che dei ruoli del comparto.
“Siamo venuti a conoscenza di una proposta – dichiara il sindacato – a nostro avviso vergognosa, da parte della Dirigente Sanitaria del suddetto DEA, riguardante un eventuale riassetto organizzativo in primis degli ospedali di Eboli-Battipaglia, con la quale si prospetta un ridimensionamento (del presidio di Eboli o di entrambi gli ospedali?) oltre quelli già esistenti, addirittura mediante accorpamenti tripli dei reparti in essere con l’attivazione della procedura prevista con la ‘famosa’ AFO (Area Funzionale Omogenea), con chiusura di qualche struttura. Tanto comporterebbe danni enormi, anche per l’erogazione dei servizi sanitari nei confronti dell’estesa utenza interessata”.
Il personale tutto è allo sbando ed è solo grazie al quotidiano impegno lavorativo degli operatori, svolto con abnegazione e senso di responsabilità, che i vari presidi riescono tuttora a dare un’adeguata assistenza. “Questo certamente non per meriti della Direzione del DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide – sottolinea – quindi di chi è demandato a dirigere tali strutture. Gli ultimi eventi infatti dimostrano la inoperosità dei dirigenti sanitario ed amministrativo, i quali a quanto pare non essendo direttori di struttura di ruolo, con incarichi che sembrerebbero loro conferiti in qualità di facenti funzioni vengono quindi pagati per svolgere tali incarichi. Ebbene, tali dirigenti dovrebbero pertanto adoperarsi per far funzionare al meglio la sanità pubblica, a causa purtroppo delle carenze gestionali, comportanti conseguente inefficienza delle complesse attività loro demandate”.
Tali carenze direzionali infatti si ripercuotono sul piano delle attività amministrativo-gestionali con conseguente criticità nell’assistenza. Alcuni degli esempi esposti dalla Uil Fpl sono: accorpamenti di reparti; sale operatorie con i lavori di ristrutturazione fermi ormai da molte settimane e senza nessun controllo da parte di chi dovrebbe accertarsi dell’andamento dei lavori; mancata verifica di idoneità dell’attuale blocco operatorio in funzione, con eventuali conseguenze medico-legali per i pazienti; ingiustificati trasferimenti di personale; “usurpazione” di parcheggi, impropriamente riservati agli stessi dirigenti; infermieri adibiti anche ad altre mansioni, tanto da comportare demansionamento; alcuni OSS adibiti impropriamente ad altre mansioni; il Dirigente amministrativo, avendo incarichi anche su diversi distretti sanitari assicura la sua presenza ben poche volte e per poche ore a settimana.
“Pertanto la gestione amministrativa, elemento importante per il buon funzionamento di tutto l’apparato della Sanità, soprattutto il controllo del danaro pubblico, è quantomeno ‘diluita’ – denunciano ancora -. Tra l’altro si evidenzia l’identica critica situazione riguardante le incombenze assegnate agli operatori socio-sanitari, infermieri e tecnici, svolte mediante turni di lavoro massacranti, peraltro anche con l’effettuazione di un abnorme numero di ore in regime di straordinario, unitamente alle numerose turnazioni multiple che effettuano (ormai da mesi) anche i medici, con 36/48 ore continuative di servizio. Il tutto comporta evidenti disagi e danni alla salute, con un notevole stress psicofisico. Tutto ciò per la Dirigente Sanitaria, che, ricordiamo, in qualità di datore di lavoro è responsabile anche della Salute del lavoratore, sembra ricomprendersi nella ‘regolare’ routine lavorativa e pertanto avviene senza che vi sia alcuna forma o attività di controllo da parte di chi dovrebbe vigilare. Ebbene questi dirigenti in pratica vivono alla giornata, con verosimile assenza di ogni tipo di organizzazione e forse non comprendendo che dovrebbero gestire al meglio al Sanità pubblica e quindi la salute di tutti gli assistiti”.
“Quindi è giunto il momento di dire basta – conclude la Uil Fpl -. Pertanto, egregio Direttore Generale, ben sapendo che lei purtroppo ha probabilmente ereditato solo macerie dalle gestioni precedenti e che prima o poi andrà via, in ragione di ciò le si chiede la immediata rimozione di questi dirigenti dalla Direzione sanitaria ed amministrativa, appunto per non generare ulteriori macerie da lasciare come triste eredità alla sua gestione e alla città di Eboli nonché dell’intero DEA”.