“Le Comunità Energetiche rinnovabili a trazione pubblica. Cosa fare?“. Su questa domanda si è incentrato l’incontro che si è tenuto questa mattina a Palazzo Sant’Agostino, organizzato da Helios SpA, in collaborazione con la Provincia di Salerno e l’Ordine provinciale degli Ingegneri e con il patrocinio di ANCE AIES Salerno e di Protos Energy SpA.
Helios è una società che opera prevalentemente nel mercato libero dell’energia, vicina alle famiglie, alle imprese e al territorio con offerte personalizzate, servizi di efficientamento energetico e progetti di mobilità sostenibile per proteggere l’ambiente e il territorio. Da qui nasce anche l’interesse per le Comunità Energetiche rinnovabili, insiemi di persone o enti che condividono lo sfruttamento di una stessa fonte di energia rinnovabile all’interno dello stesso territorio. In questo modo si riduce la dipendenza dalla rete elettrica e soprattutto dalle fluttuazioni del mercato internazionale dell’energia, sfruttando una fonte gratuita. È una concezione di consumo innovativa, che combatte gli sprechi creando plusvalore sociale. All’estero sono state accolte con ampio successo e, sempre di più, stanno diventando una realtà anche in Italia.
All’incontro, moderato dalla giornalista Rossella Graziuso, sono intervenuti il Presidente e il Vicepresidente della Provincia Franco Alfieri e Giovanni Guzzo, il C.E.O. di Helios S.p.A. Giovanni Ferro, il Vice Segretario Generale del Movimento Consumatori Ovidio Marzaioli, il Direttore Operativo di Protos Energy S.p.A. Giorgio Saraceno, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno Raffaele Tarateta, il Presidente di ANCE AIES Salerno Fabio Napoli. Presenti anche Michele Buonomo di Legambiente Campania e il dottor Giuseppe De Filpo, Direttore Marketing e Comunicazione di Helios S.p.A.
“Siamo un operatore regionale del mercato energetico – ha esordito il dottore Ferro presentando la sua azienda – forniamo energia attualmente a circa 20mila utenti e siamo impegnati da anni nel mondo della Green Economy. Facciamo tutti gli interventi che servono ad efficientare energeticamente edifici, aziende o enti. Negli anni passati il mondo dell’energia era appannaggio di un solo monopolista, ma oggi si ragiona in una logica in cui tanti producono energia. Tutto ciò cambierà ulteriormente perché la digitalizzazione è entrata di prepotenza anche in questo settore e c’è oggi la possibilità di gestire l’energia elettrica tramite strumenti evoluti. Come? Proprio con le Comunità Energetiche rinnovabili in cui il produttore e il consumatore diventano la stessa persona. È in atto una grandissima rivoluzione industriale del mondo dell’energia, che io definisco gentile perché è una delle poche volte in cui parte dal basso per orientarsi verso l’alto. E noi speriamo che siano gli Enti pubblici a spingere affinché il territorio si doti dello strumenti delle Comunità Energetiche rinnovabili. Fino ad oggi siamo stati dei fornitori, ma ora più che un trader assumeremo il ruolo di facilitatore di queste iniziative e di pivot della Politica energetica del territorio. È un peccato che in provincia di Salerno non ci sia ancora un’aggregazione così forte in questo contesto”.
“È un tema che si prospetta nel domani – ha affermato il Vicepresidente della Provincia Giovanni Guzzo -. Ci stiamo muovendo in un quadro normativo-politico da cui partono le Comunità Energetiche che può e deve riguardare i Comuni. La Provincia è la casa in cui i Comuni trovano ospitalità e in cui c’è una condivisione che adesso dobbiamo calare nella realtà attraverso idee, forme di aggregazione e temi. Siamo disposti a partire come Provincia con la Comunità Energetica, perché c’è un risparmio energetico che interessa le nostre casse e in questo modo si può giungere ad un ammodernamento delle nostre strutture”.
Le Comunità Energetiche sono dunque un’opportunità di sviluppo territoriale sostenibile, così come ha sottolineato anche l’avvocato Marzaioli, per lottare anche contro lo spopolamento dei piccoli centri e la povertà energetica.
“Altrove le Comunità Energetiche stanno funzionando, bisogna provare a farle anche da noi – ha affermato nel suo intervento l’ingegnere Tarateta, Presidente dell’Ordine professionale -. La sostenibilità economica non può non passare da quella energetica. Questa può essere la giusta occasione e bisogna affrontarla con un altro riferimento, oltre all’economia e all’ambiente, che è quello sociale. Tutte le parti si devono mettere insieme, la politica, il mondo delle professioni, le imprese, parlando al cittadino utente per dare le spinte decisive che finora sono mancate. Io rispetto a questo sono molto fiducioso”.
Il presidente di ANCE AIES Salerno ha dato infine spazio all’obiettivo specifico della realizzazione delle infrastrutture in una provincia vasta che ha diverse esigenze: “La Comunità Energetica è un aspetto che stiamo esaminando sotto il profilo economico e per il settore delle costruzioni oggi rappresenta una criticità che è relativa alla gestione. Ma dobbiamo dare il nostro apporto che è quello relativo alla riqualificazione urbana e per questo è necessario creare una sinergia tra tutti gli attori”.
“Legambiente è stata la prima in Italia a mettere in campo una comunità energetica rinnovabile e solidale a San Giovanni a Teduccio, ma attualmente rimane anche l’unica in Campania. Non basta tutto ciò senza l’aiuto delle Istituzioni, il Governo rallenta e non ha una cultura adeguata. Ci sono le condizioni per trasformare la provincia di Salerno nella più Green” ha aggiunto Buonomo di Legambiente.
In conclusione il Presidente Alfieri ha evidenziato che il tema delle Comunità Energetiche “annaspa rispetto a mancanze di natura legislativa e rispetto ai soggetti che dovrebbero darvi concretezza. Il risparmio energetico è importante così come le Comunità Energetiche rinnovabili, ma dobbiamo trovare un soggetto che voglia cogliere l’interesse generale e avviare un processo ordinato e spingere sul legislatore affinché completi il quadro normativo. La Provincia può fare qualcosa rispetto ad idee chiare”.
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