Nel 2015 i Comuni del Vallo di Diano hanno speso complessivamente circa 347mila euro per pagare avvocati ai quali si sono dovuti rivolgere per avere il loro patrocinio legale per vicende giudiziarie civili, penali, ma soprattutto amministrative. La spesa maggiore infatti riguarda le spese sostenute per le cause davanti al TAR ed al Consiglio di Stato dove spesso i Comuni vengono chiamati in causa soprattutto da parte delle ditte che partecipano alle gare di appalto e si piazzano al secondo posto della graduatoria.
Volendo fare una classifica dei comuni del comprensorio che nel 2015 hanno speso di più al primo posto troviamo Sala Consilina che ha dovuto spendere 73442 euro e subito dopo c’è Padula con 64019 euro e Polla che invece se l’è “cavata” con 62712 euro. Il dato di Sala Consilina, principale comune del Vallo di Diano con 12664 abitanti, potrebbe essere accettabile tenendo conto della dimensione del comune e lo è ancora di più se paragonato a quelli di Polla (5279 abitanti) e Padula (5368) che messi insieme non raggiungono il numero dei cittadini di Sala Consilina ma che insieme hanno speso quasi il doppio per le liti giudiziarie.
Se si tiene conto del numero degli abitanti, in proporzione è alta anche la cifra spesa dal comune di San Pietro al Tanagro che ha dovuto sborsare 33724 euro. Gli ultimi tre comuni con spese a cinque cifre sono Teggiano (33516 euro), Montesano sulla Marcellana (21508 euro) e Sant’Arsenio (12611 euro).
Ci sono poi tre comuni dove invece regna sovrana la “pace”: si tratta di San Rufo, Auletta e Salvitelle che nello scorso anno non hanno cacciato nemmeno un centesimo.
Tra gli enti comunali che invece hanno dovuto mettere mano alla cassa per pagare i patrocini legali quello con la spesa più bassa è Sassano (932 euro). Queste invece le cifre spese dagli altri comuni: Atena Lucana (9153 euro), Casalbuono (8541), Caggiano (7600), Pertosa (6727), Buonabitacolo (6330), Sanza (3603), Monte San Giacomo (2537).
– Erminio Cioffi –