La SO.G.E.T., società che gestisce la riscossione delle entrate locali per conto del Comune di Polla, e gli atti di accertamento recapitati a molti cittadini continuano ormai da mesi a tenere banco e ad infervorare gli animi e così, ieri pomeriggio, l’attivista Giovanni De Lauso ha convocato nella Biblioteca Comunale “don Lorenzo Milani” un confronto pubblico e chiarificatore dal titolo “Comune di Polla e SO.G.E.T.: delega di funzione o affidamento di servizio? Facciamo chiarezza!“.
Al tavolo dei relatori, moderato da Federica Pistone, lo stesso De Lauso, il professore Pino Buonadonna, docente di Diritto Tributario all’Università degli Studi di Salerno e già dirigente dell’Agenzia delle Entrate, il sindaco Rocco Giuliano e l’ingegnere Cono Gallo, responsabile della Centrale Unica di Committenza. “Abbiamo voluto creare un’occasione di confronto – ha spiegato De Lauso nei saluti iniziali –su un problema molto sentito e che desta molta preoccupazione a Polla“.
Esplicativo l’intervento del professor Buonadonna che, partendo dalla differenziazione tra l’attività di accertamento e quella della riscossione, ha lasciato emergere un dato di fatto importante e che potrebbe condurre ad una risoluzione della faccenda. “L’atto di accertamento emesso dalla SO.G.E.T. – ha spiegato il docente – esiste se ricorrono due condizioni: l’esistenza del documento e la provenienza dal soggetto che ha il potere di adottarlo. Ebbene, nella convenzione con il Comune, alla SO.G.E.T. è affidato il servizio di riscossione e non quello di accertamento. Dunque gli atti emessi sono invalidi e inefficaci e vanno impugnati entro 60 giorni davanti al giudice tributario o, alla scadenza di questo termine, davanti al giudice ordinario. La SO.G.E.T. esercita un potere che il Comune non le ha mai delegato, ma quest’ultimo non può annullare gli atti emessi dalla società, che è l’unica ad averne il potere“.
Disponibile al confronto il primo cittadino, che ha chiarito:”Io ho il dovere di tutelare i cittadini, così come questi hanno il dovere di pagare le tasse. Bisogna collaborare. Se la SO.G.E.T. ha commesso degli abusi sarò il primo a chiedere che gli atti di accertamento vengano annullati“. Da parte della cittadinanza presente è giunta inoltre la richiesta al Sindaco di internalizzazione del servizio di accertamento e riscossione.
In chiusura l’ingegnere Gallo, responsabile dell’indizione della gara d’appalto, ha chiarito che “la procedura di appalto è stata lineare perchè la SO.G.E.T. in sede di gara ha presentato delle dichiarazioni per le quali la ditta è risultata corretta e, inoltre, non sono presenti annotazioni sul casellario dell’Anac“.
– Chiara Di Miele –