L’8 settembre ricorre la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, istituita dall’Unesco nel 1967 per ricordare quanto un livello di competenze alfabetiche adeguato sia un elemento essenziale per l’effettiva tutela dei diritti umani.
Come sottolineato dall’Agenzia delle Nazioni unite, chi ha carenze nella lettura, nella comprensione di un testo e nella scrittura è più vulnerabile nella gestione di aspetti basici della vita quotidiana, dal lavoro alla salute. La mancanza di questi strumenti di base espone a situazioni di precarietà e ne amplifica i rischi. Per questo motivo potenziare i risultati nelle competenze alfabetiche è cruciale fin dai primi livelli di istruzione.
Dal 2001, ogni 5 anni, viene condotta un’indagine che ha come obiettivo monitorare nel tempo i livelli di apprendimento nei Paesi partecipanti. È promossa da Iea, consorzio internazionale che associa istituti di ricerca, agenzie governative e studiosi attivi sui temi dell’istruzione. I test Invalsi servono a verificare la capacità degli studenti di saper leggere e comprendere un testo scritto. Si tratta di alunni che in base al programma di studi dovrebbero aver già imparato a leggere negli anni precedenti.
Sono stati rilasciati i risultati dell’edizione 2021 del test. Si tratta dell’unica indagine internazionale di questo tipo somministrata durante l’emergenza Covid, perciò offre una chiave interpretativa utile per comprendere la condizione educativa degli studenti nella pandemia. 7.419 gli alunni che hanno partecipato ai test in Italia.
In provincia di Salerno sono gli alunni della V Primaria di Polla ad aver ottenuto il miglior punteggio medio nei test di Italiano con 231,91, seguiti da quelli della V di Oliveto Citra con un punteggio di 219,91 e da quelli di Camerota con 211,52. Buoni risultati anche per gli studenti della V dell’Istituto Comprensivo di Teggiano che hanno fatto registrare un punteggio di 209,36 ai test di Italiano.