Numerosi commercianti al dettaglio soffrono le restrizioni imposte dalle Zone Rosse in base al DPCM che reca disposizioni per prevenire e frenare il contagio da Covid-19. In Campania da domani saranno diverse le attività commerciali che dovranno abbassare la saracinesca per due settimane, tra cui chi vende abbigliamento per adulti ma anche parrucchieri, barbieri e centri estetici, e in Basilicata i loro colleghi sono già chiusi da una settimana
Significativa la protesta dei commercianti di Marsicovetere sostenuti dal sindaco Marco Zipparri. “Senza aiuti del Governo non possiamo riaprire“, “Le attività commerciali sono i posti più sicuri“, “Vogliono farci abbassare le saracinesche e spegnere per sempre la luce dell’insegna” sono alcuni dei toccanti slogan comparsi sui cartelli tra le mani di chi dopo un anno non ce la fa più a subire il peso delle chiusure e la paura del futuro.
“Rimettere gli esercenti commerciali, gli artigiani, i parrucchieri, i centri estetici immediatamente nelle condizioni di poter riprendere le attività – è la richiesta che parte dal sindaco Zipparri -. Da sempre hanno rispettato i protocolli rigidi e severi, ma oggi a causa delle limitazioni imposte dalle zone rosse sono in serie difficoltà. I ritardi delle istituzioni nella comunicazione dei dati utili a determinare le fasce che impongono le attuali restrizioni hanno messo in ginocchio diversi settori. Da Sindaco e rappresentante locale di una realtà a trazione commerciale-artigianale sostengo con forza che andrebbero riviste e ridiscusse le misure spesso tradotte in ordinanze discutibili e occorre una accelerazione della campagna di vaccinazione. Sono questi i veri obiettivi. Altrimenti sarà tardi“.
– Chiara Di Miele –