Il 12 aprile è una data simbolica per il Comitato pro ferrovia Sicignano–Lagonegro. Esattamente tre anni fa, nel 2013, infatti, una delegazione di cittadini accompagnata dal sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino, dal vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella e dall’ingegner Piero Muscolino fece visita, nella sede delle Ferrovie dello Stato Italiane a Roma, all’allora amministratore delegato Mauro Moretti per parlare della riapertura al traffico della ferrovia del Vallo di Diano.
“Nonostante i segnali di apertura arrivati dai vertici di FSI nulla è accaduto, – scrivono in un comunicato i membri del Comitato – anche se la Regione Basilicata si è schierata apertamente per la riapertura della tratta. Il cambio al comando della Regione Campania sembra non aver sortito alcun effetto di discontinuità nei confronti della precedente Giunta Regionale. Coincidenze vogliono che il 12 aprile 2016 il Sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino, presente all’incontro con Moretti del 2013, è stato a Roma presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati in occasione dell’audizione al termine della quale le Commissioni parlamentari esprimeranno parere per la sua nomina ufficiale a Presidente del Parco Nazionale di Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni“.
“Nel fare gli auguri a Pellegrino, da sempre favorevole alla riapertura della Sicignano–Lagonegro, si auspica un suo intervento più deciso nella sua nuova veste per la battaglia di ecologia e civiltà in favore della ferrovia valdianese. – si legge nel comunicato – Detto intervento potrebbe essere simile alla manifestazione svoltasi il 14 aprile ad opera dei Sindaci della Basilicata con in testa l’assessore Berlinguer, munito di megafono, con un viaggio dal Vallo di Diano e dalla Basilicata in autobus sostitutivo più treno fino a Roma“.
“Ai bei discorsi su turismo, trasporti e infrastrutture devono seguire i fatti. – concludono – Il Comitato, come un tarlo, continuerà a tenere alta l’attenzione sulla Sicignano-Lagonegro affinchè non venga dimenticata dalle istituzioni troppo fervide di parole e di fantasia ma poco inclini alla concretezza e invita il vicepresidente regionale Bonavitacola, l’assessore Berlinguer, il presidente Pellegrino ed i Sindaci del Vallo di Diano, Val d’Agri e del Lagonegrese ad organizzare una manifestazione di protesta come già accaduto per i collegamenti ferroviari dalla Basilicata a Roma“.
– redazione –
Sono trent’anni che si parla della riattivazione della tratta. Forse, da prima ancora che venisse chiusa. Mi chiedo perché mai non si è presentato nessun progetto a livello Europeo per il ripristino. A Madrid, coi soldi UE, hanno ampliato la metro. Credete forse che i miliardi di euro, non di lire, necessari per ripristinarla cadano dal cielo? Basta con le campagne promozional-elettorali. A Pellegrino non servono nemmeno più. Ed allora perché l’amato Sindaco/Presidente continua, a manca e destra, nel ricordare il progetto dell’alta velocità a Sapri, quando dal Vallo di Diano in ogni caso non c’è “fisicamente” la linea (binari) per arrivarci col treno?