“Il comunicato stampa della Regione Basilicata relativo ai collegamenti ad Alta Velocità, dal prossimo 1° ottobre, sulla tratta Potenza-Roma con i Frecciarossa 1000, con servizio a mercato, vale a dire non più finanziati dalla Regione Basilicata, dimostra quanto sia indispensabile che RFI termini, dopo 3 anni dal loro inizio, i lavori di restyling della stazione di Sicignano degli Alburni, relativi a marciapiedi, pensiline e parcheggi per consentire la fermata del Frecciarossa 1000 ed il servizio di minibus di Trenitalia (FrecciaLink), in coincidenza da e per Atena Lucana, Lagonegro, come richiesto con delibere di Giunta dai Comuni di Lauria, Brienza, Sant’Arsenio, Sala Consilina, Petina, Sicignano degli Alburni“.
Così scrivono dal Comitato per la Riattivazione della Sicignano-Lagonegro, i cui membri annunciano che da dicembre 2026, con l’entrata in esercizio della tratta Alta Velocità Battipaglia-Romagnano, i Frecciarossa e gli InterCity non transiteranno più per la stazione di Sicignano degli Alburni.
“Per questo motivo è indispensabile riaprire al traffico commerciale, entro questa data, con i fondi del PNRR, la tratta funzionale Sicignano-Polla della linea Sicignano-Lagonegro, anche per consentire collegamenti diretti con la fermata Aeroporto Pontecagnano, sulla linea Salerno-Battipaglia – affermano -. Tutto questo in attesa del completamento dei lavori di costruzione della tratta Alta Velocità Romagnano-Fermata intermedia di Atena Lucana, con interconnessione della linea Sicignano-Lagonegro, riaperta al traffico anche nella tratta funzionale Polla-Lagonegro, e con i Treni Regionali veloci che percorreranno la tratta AV Atena Lucana-Romagnano-Battipaglia a 160 km/ora“.
La proposta del Comitato è stata approvata anche da Legambiente nel Rapporto Pendolaria 2023, dalla Conferenza Episcopale Italiana su Avvenire del 1° marzo scorso e da UnionCamere Campania nel Libro Bianco sulle opere infrastrutturali della Campania, dove la riattivazione della linea Sicignano-Lagonegro, come da proposta del Comitato, è stata inserita nell’elenco delle opere con priorità Livello 1 (il massimo), insieme ad altre tre in provincia di Salerno e ad altre 11 opere nel resto della Campania.