Il Comitato per la riattivazione della Sicignano-Lagonegro interviente, tramite un comunicato stampa, sull’elezione di Vincenzo De Luca a Presidente della Regione Campania.
“Lo hanno definito un trionfo personale, a dispetto delle accuse di impresentabilità e sotto l’ombra della legge Severino che dovrebbe renderlo ineleggibile – inizia il comunicato – Il Sindaco di Salerno, per alcuni lo sceriffo, per altri l’uomo dei fatti concreti e della mentalità vincente, sbarca alla Regione Campania battendo con un rassicurante 41% il rivale uscente Stefano Caldoro. Al di là delle analisi politiche, che lasciamo ad altri più competenti, il Comitato per la Sicignano–Lagonegro fa i migliori auguri di buon lavoro al neo presidente della nostra Regione”.
“Anziché citare le sue prime dichiarazioni – sottolineano dal Comitato pro Ferrovia – è meglio ricordare con quali parole approcciò alla questione valdianese in tempi non sospetti (non erano ancora in vista le primarie per le elezioni). L’allora primo cittadino salernitano non usò mezzi termini, definì demenziale la logica di gestione dei trasporti dell’assessore Vetrella e della Giunta Caldoro e si dichiarò apertamente a favore della riapertura della Sicignano–Lagonegro“.
Il Comitato si riferisce alle affermazioni di Vincenzo De Luca in merito alla soppressa tratta ferrata. “Condivido l’osservazione critica del Comitato – dichiarò Vincenzo De Luca – in Campania su certi piani c’è una coerenza assoluta: non si faceva niente prima e non si fa niente adesso. La condizione di totale isolamento delle aree interne come Vallo di Diano? Il problema della Sicignano – Lagonegro è risolvibile aprendo la contrattazione con le FS e decidendo il tipo di investimento da fare”.
“Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e l’assessore ai Trasporti Aldo Berlinguer hanno posato la prima pietra: la linea Sicignano – Lagonegro è stata inserita nell’accordo quadro con il Governo – continua il comunicato del Comitato – La seconda pietra, adesso, spetta alla Campania: in segno di rottura con la gestione vetrelliana tanto contestata da cittadini e pendolari, occorre aprire la sospirata contrattazione di cui De Luca ha parlato. Occorre decidere l’investimento da fare, come dice giustamente il presidente, anche se alcune dritte già si trovano nelle delibere lucane“.
Il Comitato pro Ferrovia chiede dunque a De Luca “di essere ufficialmente ricevuti, dopo di che comincerà l’opera di comunicazione fattiva per una collaborazione tra Basilicata e Campania“.
“La Sicignano–Lagonegro aspetta risposte, da tantissimo tempo – concludono – è ora di dargliele ad una ferrovia che solo per la sua bellezza paesaggistica meriterebbe di restare aperta. Il Vallo di Diano reclama la sua tratta: è stata ricordata in pochissimi, tra i tanti, manifesti e comizi elettorali, di politici e candidati locali che tuttavia non sono stati eletti. Per loro, però, il Comitato desidera fare un appello a tutti e nove: interfacciatevi con i vostri partiti e con gli eletti delle vostre liste per portare avanti la causa, dando comunque man forte al territorio e all’obiettivo della battaglia. Si può fare politica anche fuori dal Consiglio, e l’auspicio è che nessuno si tiri indietro facendo fede alle dichiarazioni e ai manifesti preelettorali“.
– redazione –
Forse questa volta è quella buona.. Forse hanno capito che, solo se si è uniti si riesce a formare la forza di realizzare e concretizzare le idee… per il bene comune!!! Mah???
Occorre fare una precisazione: le dichiarazioni virgolettate, nel TITOLO, SONO dello stesso Presidente De Luca e NON del Comitato,che gli ha solo posto la domanda sulla Sicignano-Lagonegro ,in diretta, su Radio KissKiss.
Cambiare il tracciato tra Petina-Polla in modo da poter
ottimizzare al massimo il servizio gradificando sia i cittadini, le imprese e i commercianti dei comuni Auletta, Petina,Pertosa, Salvitelle e Caggiano.
Sarebbe la svolta buona sapete la ferrovia che Bussines porta al vallo Di diano sempre avanti
Ci crediamo ?
Molto bene io ho studiato a lagonegro ed era veramente comodo molti anni fa
verrà risucchiato dalla melma napoletana e si dimenticherà del vallo di diano anzi credo che accellererà la cessione di queste terre alla basilicata così potranno procedere più facilmente alle trivellazione. non illudiamoci!
Si parla tanto di rispetto per l’ambiente e poi si manda in rovina la Sicignano-Lagonegro lasciando proliferare il trasporto su gomma che tanto inquina, sicuramente per gli interessi di pochi. Questo nostro Paese in rovina e tutti che fanno il contrario di tutto, che desolazione.