Gli ufficiali di Polizia Giudiziaria in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Mercato San Severino, questa mattina, a Baronissi e Fisciano hanno eseguito un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due indagati ritenuti responsabili di tentato omicidio, rapina a mano armata, violazione di domicilio, lesioni personali, detenzione e porto illegale di arma da fuoco aggravati dal metodo mafioso e camorristico.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, è stata avviata dopo l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco avvenuta nei giorni scorsi a Baronissi nei confronti di una persona del posto che è rimasta ferita da un solo colpo di pistola alla caviglia.
Le indagini hanno consentito di ricostruire l’accaduto facendo emergere che si trattava di una vera e propria caccia all’uomo. Gli indagati, infatti, pur di avere al loro cospetto l’uomo, lo hanno provocato dapprima introducendosi nell’abitazione della figlia e poi portando via il ciclomotore del figlio.
In questo modo, la vittima, per proteggere i familiari si è immediatamente recata presso la propria abitazione dove ad attenderlo c’erano i due indagati che, dopo averla vista arrivare, avrebbero fatto esplodere numerosi colpi di arma da fuoco.
L’uomo è riuscito a salvarsi scappando a bordo della propria auto.
Le immagini dell’agguato, riprese da un sistema di videosorveglianza privato, mostrano con chiarezza la fisionomia dei responsabili appostati lungo la strada, i momenti degli spari ed i proiettili che scheggiano anche sull’asfalto.
È stato inoltre dimostrato che i due responsabili hanno agito sia con metodo mafioso e camorristico in quanto già indagati e condannati per gravi reati.
– Claudia Monaco –