Può un credo religioso decidere tra la vita e la morte? E la medicina cosa pensa a riguardo?
A raccontare la sua drammatica storia, è la signora Grazia Di Nicola, 46 anni, residente a Colliano ed ex testimone di Geova.
Tutto ha inizio alcuni mesi fa, quando la 46enne decide di sottoporsi ad una trasfusione di sangue. Sposata e madre di quattro figli, la donna viene ricoverata in una clinica di Salerno e dopo aver subìto un delicato chirurgico, un’emorragia interna fa scendere l’emoglobina nel sangue, portando la paziente a dover ricevere una trasfusione di sangue di emergenza. La donna però, come tutti gli associati dello stesso credo religioso, rifiuta le trasfusioni poiché considerate un peccato grave. Sospesa sul filo del rasoio tra la vita e la morte, la 46enne decide di accettare la trasfusione che le salva la vita.
Nei mesi seguenti, però, iniziano i problemi con il gruppo che disassocia la donna, isolandola. Lo stesso trattamento le viene riservato anche da alcuni componenti della famiglia, fino a quando, in preda alla disperazione, la 46enne decide rendere pubblica la sua storia.
Ondanews ha incontrato la signora e ha ascoltato il parere di un medico esperto nella rianimazione.
– Mariateresa Conte –