Dopo il grave incidente avvenuto sulla Strada Statale “Bussentina” nella serata dello scorso 31 agosto, in cui ha perso la vita una 80enne rimasta ferita dopo il ribaltamento dell’auto che probabilmente ha dovuto evitare un cinghiale, il consigliere comunale di Sanza Antonio Citera si stringe al dolore della famiglia coinvolta nel drammatico episodio.
Citera, inoltre, senza mezze misure e per tutelare la salute e la sicurezza degli abitanti del territorio afferma che “ormai la presenza di cinghiali nel perimetro delle città si è tramutata in un’emergenza ambientale e di sicurezza. La tragica morte di una donna di Cannalonga, nel cuore del Cilento, causata probabilmente per evitare un cinghiale, ha concentrato l’attenzione su quello che è diventato un problema da affrontare senza rinvii, in vista dell’approssimarsi della stagione autunnale“.
Il consigliere comunale sanzese con delega alla Sanità propone un convegno su come difendere i centri abitati dai cinghiali: “Capisco le ragioni degli animalisti, ma i cinghiali catturati in città devono essere abbattuti, non liberati in campagna. La legge lo prevede perché gli ungulati non sono più capaci di cercarsi il cibo e se liberati tornerebbero nei centri abitati. Fronteggiare l’emergenza cinghiali nelle strade dei paesi sarà sempre una priorità della mia azione politica perché la gente oramai ha paura del fenomeno“.
La proposta è chiara:”Per evitare di avere cinghiali vanno incrementate le recinzioni meccaniche ed elettrificate le recinzioni per fermarli, che sono determinanti. Ho conosciuto l’esperienza delle reti sistemate alle Cinque Terre e nel Savonese, alle spalle del Beigua: le recinzioni, meccaniche o elettrificate, ma non pericolose per l’uomo, con un costo non elevato sono una barriera insormontabile per gli ungulati. Non si può più andare avanti, bisogna trovare una soluzione visto che l’agricoltura anche nei piccoli paesi è in ginocchio nel Cilento e Vallo di Diano; la gente è traumatizzata e non riesce più a coltivare un pezzo di terra perché, tra volatili e ungulati, non c’è verso di andare avanti. Si continua a tollerare il grande problema, non si è più proprietari dei propri terreni, delle proprie case, delle proprie cose, anzi con tutti gli incidenti che stanno avvenendo, nessuno sta cercando un provvedimento, un’alternativa. Tutto ciò non è giusto“.